GRAN BALLO A VILLA PAOLINA
Villa Paolina ospita anche quest’anno la Compagnia Nazionale di Danza Storica
Appuntamento venerdì’ 7 agosto (Villa Paolina ore 21.15) con le fantastiche Quadriglie, le Contraddanze e le Polonaise tratte dai manuali dei più celebri maestri del XIX secolo e dai più incantevoli film in costume, come Il Gattopardo, Sissi, Orgoglio e Pregiudizio, Becoming Jane
Sabato 8 connubio Danza e grande opera con una performance sul palcoscenico del Gran Teatro Giacomo Puccini prima della rappresentazione di Madama Butterfly.
Dopo il grande successo dello scorso anno torna a Viareggio la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca che non si è mai fermata nemmeno durante il lockdown. Anche in pandemia, infatti, l’associazione è riuscita a restare un punto di riferimento per chi ama la danza ed in generale la cultura proponendo gratuitamente on line corsi di danza classica e ballo.
A firmare la regia del Gran Ballo 2020 a Villa Paolina e a Torre del Lago è Nino Graziano Luca con un codice espressivo rispettoso delle norme anti Covid in cui il tocco delle mani, come nei grandi balli dell’800 è sostituito da uno scambio del fazzoletto. Due le serate in programma per il Festival Puccini 2020 la prima il 7 luglio a Villa Paolina e la seconda nel Gran Teatro Puccini di Torre del Lago prima della rappresentazione di Madama Butterfly sabato 8 agosto. I “Nobili” e le “Dame” della Compagnia Nazionale di Danza Storica in eleganti frac e preziosi abiti con crinolina eseguiranno meravigliose Quadriglie.
Ma non solo ci saranno anche Contraddanze e Polonaise tratte dai manuali dei più celebri maestri del XIX secolo e dai più incantevoli film in costume, come Il Gattopardo, Sissi, Orgoglio e Pregiudizio, Becoming Jane. Grandi balli e danze con un metodo didattico ed artistico fondato sullo sguardo, applicato alle coreografie danzabili senza l’uso delle mani e rispettoso dell’originale disegno coreico tramandato dai Manuali dei Maestri del tempo. Suite dal Gran Ballo dell’800 è dunque frutto della passione intellettuale, dello slancio creativo e dell’accuratezza filologica delle ricerche di Nino Graziano Luca che plasma le indicazioni tratte dai testi dell’epoca in veri e propri capolavori del bello, facendole diventare patrimonio collettivo.