“SO PAZZ’ E TE” è il nuovo singolo di SAL DA VINCI feat. VALE LAMBO, disponile in radio e sulle maggiori piattaforme digitali.
Presentato stasera in anteprima su Rai2 a MADE IN SUD, in cui Sal Da Vinci è ospite fisso di questa straordinaria edizione, nei panni di Salvatore, lo chef con il cuore… e la passione per la musica. Dopo emozionanti e divertenti momenti musicali oggi è stata la volta dell’inedita collaborazione con Vale Lambo, il più talentuoso e brillante rappresentante della nuova scuola napoletana.
«In questo brano, un reggaeton lento, ho scelto di collaborare con un artista urban – spiega Sal Da Vinci -. Insieme a Vale Lambo abbiamo scritto questo pezzo a quattro mani, contaminando una musica che noi del sud del mondo abbiamo nel DNA con l’espressione culturale che ci appartiene, sviluppata anche su un linguaggio amorevole e poetico. Per questo progetto sono fiero di aver ripreso un percorso orientato al dialetto napoletano, che fiorisce ora come non mai anche attraverso i più giovani: ecco perché l’interazione con le nuove generazioni.»
Dell’esperienza a Made In Sud invece afferma: «Quest’avventura mi entusiasma e mi impegna tantissimo. Anche duettare con Fatima e con Stefano è un grande divertimento: la loro passione, la loro voglia di cantare e condividere la mia musica sono energia pura!»
Il videoclip, realizzato tra i sassi di Matera e al Circolo Velico “Riva dei Ginepri” sulla spiaggia di Marina di Pisticci, con la produzione esecutiva di Terranera, è un piccolo gioiello “cinematografico”, che vede coinvolte figure di primo piano del settore: il pluripremiato regista Giuseppe Marco Albano, che ne ha curato sceneggiatura e regia appunto, e Angelo Stramaglia, tra i più stimati e richiesti direttori della fotografia. «Quando con Sal ci siamo sentiti la prima volta – racconta Albano – inizialmente avevamo pensato di girare in costiera amalfitana. Riflettendoci bene, però, ho pensato che i paesaggi e i colori della mia terra, la Basilicata, potessero rappresentare al meglio quello che nella mia testa avevo immaginato».