Da leggere “Eredità” di Vigdis Hjorth per Fazi Editore
In una mattina tersa di fine Novembre Bergljot lavora alla presentazione per il seminario di teatro contemporaneo da tenere quella sera stessa a Fredrikstad. Davanti ad un caffè già si immagina passeggiare sulle fortificazioni della città vecchia, guardare il fiume in compagnia del cane.
Il tempo di una doccia e tutto ciò che aveva immaginato viene spazzato via, il display del telefono mostra ripetute chiamate della sorella Astrid, l’unica con cui negli anni ha avuto una parvenza di rapporto.
La madre, ancora una volta, ha tentato il suicidio. Il motivo sarebbe la reazione del fratello Bård alla notizia che le due case di famiglia sul mare sono state passate di proprietà ad Astrid e Åsa, l’ultima sorella.
Ad un prezzo di mercato ridicolo oltretutto.
Non ha importanza con quanta tenacia cerchi di ricostruire la tua vita allontanandoti dalla famiglia d’origine, non contano lo sforzo, il dolore, gli anni di analisi, Bergljot scivola di nuovo suo malgrado nelle sabbie mobili di legami famigliari torbidi, complessi come solo i legami famigliari sanno essere.
Vigdis Hjorth, una delle più note scrittrici norvegesi contemporanee, ci tiene per mano fino all’orlo dell‘abisso e lì ci molla all’improvviso, in bilico sul baratro, spettatori non certo neutrali delle vicende dei quattro fratelli e della loro resa dei conti, alle prese per tutta la vita con una madre infantile, invidiosa, capricciosa e vile.
E di un padre che ha scelto di spezzare il legame con la figlia preferita nel modo più doloroso e crudele.
The New Yorker definisce Eredità “la più grande storia letteraria scandinava degli ultimi vent’anni”, “un romanzo che può essere apprezzato come alta letteratura così come bieco strumento di vendetta” ne scrive The Guardian.
Quello che è certo è che rimanere indifferenti non è un opzione contemplata, la maestria della Hjorth fa sì che l’atmosfera melmosa rimanga appiccicata alla pelle e costringa all’analisi di sé, del proprio passato, del proprio legame con la famiglia di origine, del peso che provoca sulla propria esistenza.
Eredità
Vigdis Hjorth
Fazi Editore
Articolo di: Cinzia Ciarmatori