Giovanni Maria Palmia giovanissimo tenore, alterna il palcoscenico teatrale a quello concertistico spesso con una formazione che vede scendere in campo altri tre suoi colleghi dello stesso registro che formano i: Quattro tenori italiani. E la specifica italinai è importante perché è bene ricordarsi che il belcanto è nato nella nostra nazione ed è da sempre il nostro portabandiera nel mondo. Palmia gentilmente si è prestato a parlarci del mondo vocale e dell’opera lirica.
Bocelli, il Volo, il Divo, il vostro quartetto. In un’epoca di rap, trap, le voci continuano ad affascinare il mondo?
Sono sempre meno i cantanti che fanno successo per le proprie doti vocali. La voce e il canto sono mezzi ancestrali che appartengono alla natura dell’uomo: bisogna continuare a coltivare e valorizzare questi strumenti che la natura ci ha dato. C’è bisogno di virtù, dedizione e disciplina. Oggi invece, purtroppo, un cantante fa più successo se è provocante, sboccato e…stonato!
Quale è stato il suo percorso di studio ed artistico?
Ho incominciato a studiare canto lirico a 19 anni, presso una scuola di musica a Sant’Ilario d’Enza, il mio paese, con Silvia Felisetti. Successivamente mi sono diplomato in canto lirico sperimentale al Conservatorio Arrigo Boito di Parma sotto la guida del mezzosoprano cileno Ilia Aramayo. In seguito ho frequentato la Scuola dell’opera del teatro comunale di Bologna e poi ho studiato con Renata Scotto e Mariella Devia.
Tre tenori… diventano 4. Come nasce il vostro gruppo?
Il progetto è nato da un idea del produttore irlandese Derek Gleeson. Forse troppi terzetti… meglio puntare su una formazione a quattro voci. Dopo varie selezioni in italia il quartetto è stato formato. Ora cantiamo in giro per il mondo e speriamo di continuare a farlo per lungo tempo.
Quali sono le differenze vocali che vi contraddistinguono?
Più che parlare di differenze bisognerebbe parlare delle uguaglianze vocali: Tutte e quattro voci di tenore lirico, alcune più calde, altre più argentine, che si amalgamano creando un suono ricco.
Quali sono le vostre caratteristiche che vi differenziano dalle altre proposte nel panorama musicale?
Il panorama musicale mondiale è estremamente variegato al giorno d’oggi. Per il momento il progetto dei The Four Italian Tenors sta prendendo piede all’estero e il pubblico finora ha apprezzato molto le nostre esibizioni desiderando altre tournée di questo genere: arie d’opera e tante canzoni, soprattutto della tradizione italiana. Certo non siamo il solo gruppo vocale a proporre questo repertorio ma per ora va bene così. Vedremo se e come si evolverà il gruppo.
Un suo sogno nel cassetto.
Sicuramente ho un sogno che accomuna tanti che fanno il mio mestiere e cioè poter vivere di musica… ma sogno anche che ogni volta che canto il pubblico possa tornarsene a casa con il sorriso. Area degli allegati.
Intervista di: Luca Ramacciotti
Foto di: Monica Auditore