Monica Sommacampagna è da poco in libreria con Ieri è oggi e anche domani edito da Il seme bianco. Ne abbiamo voluto sapere qualcosa in più ed ecco cosa ci ha raccontato.
Il deus ex machina della tua storia è Baffy. Come nasce la scelta di un coniglio?
Il coniglio, sin dall’antichità messaggero di rinascita e di vittoria sulle paure, nel mio romanzo è magico come possono esserlo i ricordi o i sogni. Irrompe nella vita del protagonista Bruno, un medico sessantacinquenne tutto d’un pezzo, e sulle note della canzone “Ieri è oggi e anche domani” lo riporta a un momento decisivo della sua vita negli Anni Ottanta, faccia a faccia con le sue aspirazioni, nel momento esatto in cui non era gravato da fallimenti e delusioni. Un rewind psicologico, non fisico, che gli regalerà una baldanza inaspettata per la sua età, da uomo rinato o da maturo Peter Pan, spiazzando familiari e amici per una inaspettata quanto straordinaria esuberanza. Al suo fianco Olga, una donna che ha rinunciato a coltivare le sue aspirazioni e, inaspettatamente, Barbara, un amore mai vissuto ma capace di esercitare un fascino impensabile nel quotidiano. In questo contesto Baffy, al di là del suo aspetto mansueto o della sua vivacità, è un elemento quasi surreale di rottura e di trasformazione che diventa motore di cambiamento non solo nella vita di Bruno, ma anche in quella della comunità che conosce e stima il medico.
Solo un animale, con un punto di vista differente dal nostro, è in grado di cambiare le cose?
Baffy per Bruno rappresenta la Novità, capace di spazzare via ogni certezza non radicata. Il comportamento dell’animale, un coniglio ariete nano bianco con caratteristici baffi neri, non è fuori dall’ordinario: in una sorta di pet-therapy, in una notte di luna, uomo e animale si guardano semplicemente negli occhi. Gli occhi dell’uomo immersi negli occhi punteggiati di stelle del coniglio. “Se mai era accaduto nella sua vita, quelle azioni crearono un circolo di serenità dalla rotondità perfetta, come se Bruno avesse attivato il circuito positivo delle sue emozioni dopo lungo tempo e queste avessero congiunto ogni dettaglio in sincrono, per sintonizzarsi sul suo bisogno di pace”. Di qui nasce la magia che cambierà ogni prospettiva, ogni cosa.
Perché hai scelto di tornare in qualche modo agli anni Ottanta? Cosa rappresentano per te?
Potrei dire quello che rappresentano per Bruno. Un’età scintillante, in cui il futuro appariva radioso e l’Amore era davanti ai suoi occhi. Un punto di snodo da “sliding doors” nella sua vita in cui poteva attuare molte scelte. Quanti di noi ricordano questi momenti di passaggio? Nel romanzo sono simboleggiati dalla canzone a cui il protagonista è legato, “Ieri è oggi e anche domani”, che stimola l’ancoraggio alla vitalità del passato più che un’operazione nostalgica. Ognuno di noi custodisce una canzone diversa, che lo può riportare a un momento “ricaricante” capace di offrirgli un nuovo sguardo sul suo presente, in una prospettiva futura più rosea. Di qui il titolo del romanzo: “Ieri è oggi e anche domani”, per una vita dove la dimensione del tempo è in positivo sincrono nella mente.
Si possono vivere più vite in una stessa esistenza?
La scrittrice Anne Tyler affermava che scrivendo soddisfaceva il suo desiderio di vivere più vite in una sola. “Ieri è oggi e anche domani” è un romanzo che celebra le seconde, sulle terze, le quarte etc… possibilità nella vita a fronte di un aumento della longevità legata al benessere e a una maturità che in molti casi spingono ad affrontare con maggiore consapevolezza e distacco le situazioni, se non addirittura a cambiarle. Piccoli mutamenti in noi stessi, uno sguardo consapevole possono fare la differenza. Perché, se si esce dalla posizione di comfort, si possono amare più vite in una vita sola.
È possibile cambiare lo sguardo sulle cose? In che modo?
Certo, a qualsiasi età. Il romanzo nasce proprio per incoraggiare un nuovo atteggiamento, complice un elemento magico, il coniglio. Ricordare i momenti positivi chiave della propria vita riattiva parti emotive e un’energia che spingono ad affrontare il presente con una rinnovata consapevolezza e auspicando il meglio per noi stessi. Così passato, presente e futuro vivono nella mente in un’unica dimensione e si possono attuare cambiamenti significativi. Il cambiamento è in noi, non dobbiamo averne paura. Nel romanzo scrivo: “Il passato ti cambia o ti insegue finché non compi l’unica scelta giusta. E scopri l’amore che supera l’amore”. La base è una consapevolezza positiva e lucida delle proprie possibilità.
Cos’hai imparato dai tuoi protagonisti?
Con il passare degli anni tendiamo a instradare le nostre azioni su binari, come Bruno. E invece la vita è rotonda. Non appena pensi di aver compreso qualcosa, si affaccia un aspetto diverso e spesso sorprendente.
Tutti abbiamo più possibilità di mutare il nostro sguardo sul mondo. Basta uscire dalla posizione di comfort per accarezzare, come Bruno fa con Baffy, le aspirazioni e l’amore con passione e pazienza e rinnovarli ogni giorno senza cadere nel laccio delle paure nascoste, delle parole non dette, delle speranze e dei sogni non coltivati. Ecco perché è importante non limitare lo prospettiva. La mappa non è il territorio. Per nostra fortuna, ieri è oggi e anche domani.
Perché leggere il romanzo?
Ho conosciuto tanti Bruno e tante Olga che, dopo una vita impegnata, avevano solo bisogno di aprire gli occhi per vedere la bellezza davanti a loro e vivere meglio. “In Ieri è oggi e anche domani”, attraverso l’incontro imprevisto e dirompente con il coniglio Baffy, Bruno realizza l’aspirazione di molti: assaporare il quotidiano con l’esuberanza di quando erano più giovani e insieme con la determinazione di una vita densa di esperienze ma con gli occhi nuovi, aperti al futuro. Possiamo farlo tutti, a qualsiasi età.
Intervista di: Cinzia Ciarmatori