LUCCA COMICS & GAMES 2019
Al festival i ringraziamenti del ministro della salute Roberto Speranza:
“La mostra sulla donazione degli organi è stata preziosa per diffondere la cultura della donazione”
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha inviato una lettera di ringraziamento a Lucca Crea per l’importante azione svolta nel campo di della diffusione della cultura della donazione, con la mostra realizzata al palazzo delle Esposizioni dal titolo Becoming Human: be a hero. Donatori: straordinariamente umani, semplicemente eroi” durante Lucca Comics & Games.
Lucca Comics & Games quest’anno infatti ha aperto le porte ai più “umani” tra i supereroi: i donatori di organi, cellule e tessuti, ospitando una mostra dedicata alle campagne di comunicazione sociale nazionali e internazionali per la promozione della donazione che con soggetti e testimonial personaggi dei fumetti e supereroi.
L’iniziativa è stata parte della campagna nazionale su donazione e trapianto di organi e tessuti “Diamo il meglio di noi”, promossa dal Ministero della Salute e dal Centro nazionale trapianti in collaborazione con le associazioni di settore.
“Mi sarebbe piaciuto essere con Voi – scrive il Ministro Speranza – purtroppo contestuali impegni istituzionali non mi hanno consentito di intervenire. Desidero, comunque, farVi giungere il mio apprezzamento per l’iniziativa che, ha rappresentato un’occasione preziosa per diffondere la cultura della donazione e per sensibilizzare la collettività sull’importanza di tale gesto e sul significato che esso acquista per chi lo riceve”.
Ringraziamenti sono giunti anche da Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti: “Ci siamo sentiti molto a nostro agio in questa manifestazione – conferma e ci siamo riconosciuti nell’immagine guida: l’abbraccio. Quando parliamo di trapianti parliamo sempre di una ‘coppia’: un abbraccio silenzioso tra chi dona l’organo e chi lo riceve. Nel trapianto c’è una possibilità di coesistenza, di inclusione. La straordinarietà di questa pratica medica, di questa terapia, è proprio la continuità dell’umano nell’umano, della vita nella vita. E’ il messaggio che abbiamo voluto portare qui: per essere donatori basta essere umani”.