Era da alcuni anni che si aspettava il nuovo romanzo di Erica
Bauermeister autrice che ci aveva condotto tanto sull’emotività dei
sapori culinari (lo straordinario romanzo di esordio “La scuola degli
ingredienti segreti” e il seguito “L’arte di cucinare desideri”)
quanto nel cuore di donne spaventate, ferite, ma pronte a rimettersi
in gioco con la vita (“La casa dei destini intrecciati”).
Di recente
per Garzanti è uscito il suo nuovo libro “La bottega delle essenze”
(ttiolo originale “The scent keeper”) un libro che pare coniugare il
sentimentalismo melanconico de “La casa dei destini intrecciati” con
le sensazioni quasi “tattili” degli altri suoi due lavori dedicati
all’arte della cucina e alle emozioni che si possono provare legate ad
essa.
Se, durante la lettura, immediatamente viene in mente il romanzo per
eccellenza sui profumi ovvero il capolavoro di Patrick Suskind è solo
perchè la protagonista Emmeline come Jean-Baptiste Grenouille vive in
un mondo fatto di odori, sensazioni e tentativi di creare preziose
essenze che possano far provare determinate emozioni alle persone.
Emmeline vive con il padre, moderno e volontario Robinson Crusoe, su
un’isola deserta dove misteriosamente arrivano pacchi dono delle
sirene mentre il padre da una macchina crea magici foglietti odorosi
che chiude in bottigliette sigillandole con la cera e classificandole.
Ma l’imprevisto è dietro l’angolo ed Emmeline si troverà proiettata in
una società che non la comprende, che denigra il suo talento nel saper
riconoscere, memorizzare e descrivere gli odori che percepisce fino a
quando non incontrerà Fisher e soprattutto la sua vera madre.
Romanzo di formazione, bellissimo, dove ogni profumo percepito dalla
protagonista è talmente ben descritto che ci aleggia attorno, potrebbe
essere erroneamente classificato come romanzo rosa quando invece è
consigliabile a chi ama i profumi e vi ritroverà sensazioni percepite
spesso, ma anche chi vuole comprendere meglio come un “Naso” viva e
creii profumi. Un romanzo che inizia come una favola, diviene
suggestione pura e termina con la consapevolezza che solo un profumo
può davvero aprirti il cuore.
Un libro che invita a soffermarci maggiormente innanzi alle persone
per comprenderle veramente ed accettarle per quello che sono e non la
maschera che indossano.
Articolo di: Luca Ramacciotti