Manhattan Beach di Jennifer Egan Romanzo Mondadori
Anna ha undici anni ed ha capito che suo padre è nervoso davanti alla porta del signor Styles, l’ultima casa prima della spiaggia, una casa elegante dove ogni cosa è perfetta.
Vengono ricevuti dalla padrona di casa, da Tabatha la figlia di otto anni una cameriera di colore serve limonate, una tata intrattiene le due bimbe e i gemelli nella stanza dei giochi.
Poi il pranzo e la spiaggia dove scrutare l’orizzonte alla ricerca di navi, la voglia di bagnarsi i piedi e il signor Styles che affida un compito a suo padre, il suo rimanere in quella casa più del solito, suo padre che ritorna e la loro vita che inizia a cambiare… siamo nella New York degli anni della grande depressione e Anna accompagna sempre il padre Edward nelle commissioni che deve fare per il sindacato irlandese degli scaricatori di porto; la madre deve occuparsi di sua sorella Lydia da tempo malata e la condizione economica in cui vertono non accenna a migliorare.
Il tempo passa e il padre di Anna scompare senza lasciare traccia Anna inizia a lavorare nei cantieri navali di New York fino a diventare la prima donna palombaro…
Un romanzo questo di Jennifer Egan (premio Pulitzer nel 2011) che ripercorre un decennio della recente storia americana, un decennio che ha visto succedersi eventi che hanno cambiato per sempre il modo di vivere di un’intera nazione.
Ma non è la grande storia che l’autrice mette in primo piano, ma quella minore, quella che coinvolge lo straordinario quotidiano di una donna che grazie all’impegno, all’audacia e alla perseveranza riesce ad ottenere quello che le serve per cambiare la propria vita.
Una donna costretta a muoversi e scontrarsi in una società intrisa di razzismo, dove l’unica possibilità di sopravvivere è diventare invisibile e scendere a compromessi.
Una scrittura quella della Egan fatta per immagini capaci di evocare le atmosfere di un luogo e un tempo che ci viene raccontato con generosità di particolari e una precisa ricostruzione storica in ogni diramazione in cui si dipana una trama ricca capace di restituirci fotogrammi di un momento storico difficile e controverso.
Articolo di: Lucrezia Monti
