L’evoluzione al femminile
La donna, intesa come esemplare di sesso femminile della specie umana, da tempo immemore e in modo trasversale nelle culture che conosciamo (e che subiamo) è definita e considerata “entità negativa, sottoprodotto mal riuscito dell’uomo”, eppure l’evoluzione scientifica degli ultimi centocinquanta anni è ora in grado di dimostrare esattamente il contrario: la nostra specie è stata in grado di resistere e di giungere fino ai nostri giorni proprio per l’evoluzione della donna, per la capacità di generare all’interno del proprio corpo, di alimentare con il latte che produce, di sviluppare un legame di protezione con la propria prole.
Bruna Tadolini, ricercatrice e insegnante universitaria, ci racconta in questo bel saggio che proprio la nascita di quel legame ha permesso la creazione di tutti gli altri, ha consentito agli uomini e alle donne del tempo di legarsi l’uno all’altro, di sviluppare sentimenti e senso di giustizia, di costruire gruppi che garantivano maggior protezione, maggior probabilità di sopravvivenza.
Che l’evoluzione della socialità sia quindi un merito femminile è ora appannaggio della scienza, non solo: le strategie messe in atto dagli individui di sesso femminile per favorire il successo riproduttivo hanno condizionato l’anatomia della nostra specie, compresa quella cerebrale con forme sempre più sofisticate di comunicazione e l’acquisizione di straordinarie capacità cognitive.
Una lettura densa, estremamente interessante, che parla di vita, di crescita, di sviluppo, con il linguaggio rigoroso della scienza eppure con buona capacità divulgativa, un libro capace di aprire ad una nuova visione del mondo e di noi stessi.
L’evoluzione al femminile
-Il contributo delle femmine all’evoluzione dell’Homo sapiens-
Bruna Tadolini
Pendragon
Articolo di: Cinzia Ciarmatori
