L’Orlando furioso nei cicli pittorici \r\n\r\ntra Cinque e Seicento\r\n\r\n \r\n\r\ndi Federica Caneparo\r\n\r\n \r\n\r\n«E se il fine che prepor si deve il buon poeta non è altro che giovare e dilettare, che l’uno e l’altro abbia asseguito l’Ariosto si vede manifestamente; che non è dotto, né artegiano, non è fanciullo, fanciulla, né vecchio, che d’averlo letto più d’una volta si contenti. (…)Io non credo ch’in tanto spazio di tempo, quant’è corso dopo, che quel dottissimo gentilhuomo, mandò in man de gli uomini il suo Poema, si sian stampati, né venduti tanti Omeri, né Virgili, quanti Furiosi: e, se così è, come veramente non si può negare, non è questo manifestissimo segno della bellezza e bontà dell’opra?».\r\n\r\nBernardo Tasso\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLetto, amato e imparato a memoria da un pubblico vasto e variegato, il capolavoro dell’Ariosto ha influenzato ampiamente le arti figurative, come attestano edizioni illustrate, dipinti, sculture, maioliche e vari oggetti d’arte applicata.\r\n\r\n \r\n\r\nUn settore in particolare, però, riserva ancora molte sorprese: gli affreschi ispirati al poema, che sembravano poco numerosi e sono stati poco indagati. Ma è davvero possibile che il best-seller del secolo abbia lasciato così scarsa traccia di sé nelle dimore nobiliari italiane? Questo libro dimostra il contrario.\r\n\r\n \r\n\r\nPrendendo le mosse dalle terre estensi, luogo di nascita e di prima diffusione del poema, Federica Caneparo percorre infatti la penisola analizzando affreschi noti e meno noti, in particolare nell’arco alpino, dove la persistenza del gotico cortese apre la via a un’entusiastica ricezione delle storie cavalleresche, adattate alla nuova sensibilità rinascimentale. Spesso ispirati alle xilografie delle edizioni di maggiore successo, i vari cicli pittorici presentano una qualità artistica discontinua, dimostrando così la popolarità delle storie ariostesche, scelte non solo dalle raffinate corti di Parma, Mantova o Firenze, ma anche dalla piccola nobiltà di campagna. E’ da qui che nasce “DI MOLTE FIGURE ADORNATO” L’Orlando furioso nei cicli pittorici tra Cinque e Seicento che arriva in libreria per Officina Libraria.\r\n\r\n \r\n\r\nMentre ferve tra i letterati il dibattito critico sullo statuto dell’Orlando furioso, il pubblico ha già decretato il proprio verdetto: il Furioso è destinato a diventare un classico. Alcuni lettori, divenuti committenti, affermano il proprio appassionato parere scegliendo di fare rappresentare storie ariostesche nelle proprie dimore in anni precoci. Le avventure di Ruggiero, Bradamante, Angelica, Orlando o Astolfo non solo evocano il mondo fantastico dell’Ariosto, garantendo all’osservatore un momento di diletto e di evasione, ma vengono spesso reinterpretate alla luce di esigenze specifiche, e ogni personaggio viene chiamato di volta in volta ad incarnare i valori dei committenti, le loro aspirazioni sociali, il loro bisogno di affermazione dinastica e politica.\r\n\r\n \r\n\r\nFederica Caneparo si è perfezionata in letteratura italiana presso la Scuola Normale Superiore di Pisa indagando la fortuna figurativa dell’Orlando furioso. Si è poi specializzata in storia dell’arte moderna presso l’Università di Pisa, studiando la committenza farnesiana tra la fine del Cinquecento e il Seicento. Attualmente all’Università di Princeton, si occupa di temi letterari nell’arte del Rinascimento. Ha pubblicato articoli e saggi su edizioni illustrate cinquecentesche e su cicli affrescati ispirati a fonti letterarie antiche e moderne.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDI MOLTE FIGURE ADORNATO.\r\n\r\nL’Orlando furioso nei cicli pittorici tra Cinque e Seicento \r\n\r\nDi Federica Caneparo\r\n\r\n480 pp., brossura\r\n\r\n17 X 24 cm, 248 figg. a colori e bn 39,00 €\r\n\r\nisbn: 978-88-97737-33-9\r\n\r\nOfficina Libraria\r\n\r\nwww.officinalibraria.com