Sabato 20 e domenica 21 settembre, al MuSA, il Museo virtuale della Scultura e dell’Architettura di Pietrasanta, con lo spettacolo di Elisabetta Salvatori La bimba che aspetta, si chiude la rassegna estiva Leggera Materia. In due serate di immagini, voci e musica l’attrice e autrice viareggina ci racconta una storia legata al marmo, ci accompagna in un viaggio che trae ispirazione da una storia realmente accaduta in Versilia.\r\n\r\n \r\n\r\nLa bimba che aspettaè una scultura collocata nel cimitero di Viareggio, e tutto il racconto ruota intorno alla storia dell’opera. Fu eseguita alla fine dell’800 da un artista carrarese, Ferdinando Marchetti, su commissione di un viareggino: un vedovo disperato per la morte della moglie, che non volendo immagini sacre, sulla tomba della sua amata, scelse di far ritrarre, una delle loro figlie, che all’epoca aveva sei anni. La piccola è seduta sulle scale, in attesa di veder passare la mamma con gli angeli per volare in cielo.\r\n\r\nA Viareggio, la storia della ‘Bimba’, la conoscono tutti, e nel tempo a forza di tramandarla, ha preso toni di leggenda e superstizione. “Il racconto però – ci dice Elisabetta Salvatori – parte dal marmo. Dalla Versilia, che prima di vivere di mare e di turismo, viveva della pietra. Parla di questa piccola terra, tra monti e mare, e degli uomini che la abitano. Uomini che lavoravano in cava, nelle segherie, e a quarant’anni erano già vecchi, o nei laboratori, dove nascevano le sculture, e gli ornatisti, con tre colpi di scalpello, facevano una rosa. Gente avvezza al pericolo, alla fatica, al bianco riflesso del sole, alla bellezza”.\r\n\r\nIl marmo fa dunque da cornice alla storia vera di una famiglia colpita dal lutto, ma il racconto narra anche il clima di quell’epoca tra Viareggio e Carrara: la Viareggio di Lorenzo Viani, giovane garzone dal barbiere e la Carrara degli anarchici, con Pietro Gori, che proprio mentre veniva eseguita ‘La bimba che aspetta’, componeva ‘Addio Lugano bella’.\r\n\r\n“Man mano che nel racconto l’opera prende forma – ci spiega ancora l’attrice – si modella anche la narrazione e quando la scultura è finita, il racconto si conclude.”.\r\n\r\n \r\n\r\nLo spettacolo è accompagnato dal canto di ninne nanne popolari, eseguite da Matteo Ceramelli alla chitarra e da Davide Giromini alla fisarmonica. E per la prima volta al MuSA di Pietrasanta, il racconto prevede anche la proiezione di immagini. Il supporto visivo, fortemente evocativo, scorrerà sui quattro schermi del museo, dove le immagini si intrecceranno con le parole e la musica, rafforzando le emozioni ed esaltando la bellezza del marmo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nElisabetta Salvatori, origini viareggine è attrice autrice e regista. Dopo gli studi artistici scopre il teatro e inizia a raccontare. Comincia con “Favole e valigie”, raccontando storie che nascono aprendo una valigia diversa. Piccoli teatri viaggianti costruiti con le sue mani con i gesti appresi dalla sapienza dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara. Elisabetta vive a Forte dei Marmi, nella casa di famiglia, dove oggi ospita un piccolo teatro, il Teatrino dei Favolanti. Qui prosegue la tradizione ereditata proprio dall’anziana nonna, che prima di lei raccontava favole per i compaesani. Elisabetta le racconta oggi al pubblico nei teatri e nei luoghi della vita. Storie che attinge da episodi realmente accaduti e che restituisce con l’incanto della sua voce e la poesia della parola.\r\n\r\n \r\n\r\nBiglietti e modalità di prenotazione\r\n\r\nCosto € 10,00 (pagamento la sera dello spettacolo)\r\n\r\nEntrata gratis per bambini sotto i 5 anni.\r\n\r\nE’ possibile assistere alla narrazione previa prenotazione.\r\n\r\nModalità di prenotazione:\r\n
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- Effettuando l’accesso all’area riservata del sito MuSA, www.musapietrasanta.it selezionando l’evento e il giorno in cui si intende prendervi parte;
- Scrivendo una e-mail all’indirizzo info@musapietrasanta.it indicando nome, cognome e data dello spettacolo;
- Contattando i numeri 0583 976.659 976.403 (dal lunedì al venerdì 9:00 – 13:00)
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\r\n \r\n\r\nLa prenotazione effettuata sul sito MuSA è strettamente personale, nel caso si voglia prenotare per altri spettatori inviare una e-mail o telefonare ai contatti sopra indicati.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInformazioni\r\n\r\nMuSA – Museo Virtuale della Scultura e dell’Architettura\r\n\r\nVia Sant’Agostino 61 – 55045 Pietrasanta (Lucca)\r\n\r\nTel. 0584 791475 – e.mail info@musapietrasanta.it\r\n\r\nwww.musapietrasanta.it\r\n\r\nFonte: Davis & Franceschini