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AREE MARINE PROTETTE

NUOVA GUIDA WWF E IUCN: DA OGGI SARA’ PIU’ FACILE GESTIRE MEGLIO LE AREE MARINE PROTETTE 

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Grafica Divina

Miramare, Torre Guaceto, Tavolara e Cinque Terre tra gli otto casi studio

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\r\nIUCN e WWF Italia presentano la nuova ‘Guida alla valutazione rapida della gestione delle AMP mediterranee con 18 indicatori innovativi per valutare tutte gli aspetti della gestione in termini di conservazione della biodiversità, partecipazione delle parti interessate, governance e impatti socio-economici.\r\n\r\nLa Guida alla valutazione rapida della gestione delle Aree Marine Protette mediterranee vuole migliorare l’efficacia di gestione delle aree marine  e ottenere un approccio simile e condiviso, dichiarano WWF Italia e l’IUCN Centro di Cooperazione per il Mediterraneo (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura)  che hanno lavorato in stretta collaborazione con i gestori di AMP per creare uno strumento sintetico ma completo per valutare la gestione delle aree marine stesse.\r\n\r\nLa guida consiste in 18 indicatori che valutano tutti gli aspetti della gestione delle AMP, da quelli più strettamente gestionali ai risultati in termini di conservazione della biodiversità, dalla partecipazione delle parti interessate alla governance e agli impatti socio-economici. Questo strumento di valutazione ha lo scopo di spingere verso una gestione adattativa evidenziando le aree in cui sono maggiormente necessari interventi e permettendo confronti di anno in anno. Alcuni gestori hanno già iniziato ad usarlo nelle proprie AMP. Tra gli otto casi studio utilizzati per testare la validità degli indicatori sono stati prese in esame ben 4 aree italiane, Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, L’area marina protetta di Tavolara in Sardegna e le Oasi WWF e Riserve Marine di Miramare a Trieste e di Torre Guaceto in Puglia. \r\n\r\nUn recente studio condotto dall’Associazione MedPAN (la rete di Aree Marine Protette del Mediterraneo) su oltre 80 aree marine protette mediterranee, rivela che più della metà non ha ancora un piano di gestione e il 75% dei siti Natura 2000 (presenti nei Paesi UE) tuttora non ha un ente gestore.\r\n\r\nNell’ultimo decennio sono state istituite in Mediterraneo 675 aree marine protette (AMP) e non c’erano strumenti comuni per valutarne la gestione. Inoltre, recenti indagini hanno riportato come alcune di esse abbiano difficoltà gestionali o attività di gestione insufficienti. Questa guida è dunque uno strumento di monitoraggio senza precedenti per la rete di AMP del Mediterraneo in quanto è il primo ad avere un approccio a livello mediterraneo.\r\n\r\n”Un’applicazione diffusa di questo strumento di valutazione aiuterà a perseguire l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle AMP del Mediterraneo, oltre a contribuire all’attuazione del Programma di Lavoro sulle Aree Protette della Convenzione sulla Diversità Biologica e a sostenere un approccio comune per la redazione dei documenti richiesti a livello nazionale, Europeo, regionale e globale”, commenta Dan Laffoley, Consulente Senior Marine Science and Conservation per il Programma Global Marine and Polar dell’IUCN.\r\n\r\n“Le aree marine protette sono una base fondamentale per un Mediterraneo di Qualità, ma devono essere anch’esse ‘di qualità’: devono essere ben gestite e l’efficacia della loro gestione deve essere misurabile. Strumenti come questa guida sono il modo migliore per ottenerlo, diffondendo modelli di gestione realizzabili e funzionali per conciliare la tutela degli ecosistemi marini con una fruizione sostenibile del mare” ha dichiarato Marco Costantini, responsabile Mare del WWF Italia, che in questi mesi è impegnato nella campagna estiva per un Mediterraneo di Qualità.\r\n\r\nPreparato nell’ambito del progetto MedPAN Nord, finanziato dal Programme Med – Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale, grazie al supporto finanziario dell’Agenzia Spagnola per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale (AECID), la nuova pubblicazione WWF Italia e IUCN, disponibile in tre lingue (Italiano, Inglese e Francese), offre un buon metodo di valutazione rapida per misurare ed evidenziare le attività delle aree marine protette.\r\n\r\nLa guida è scaricabile qui:\r\n\r\nhttps://assets.wwfit.panda.org/downloads/wwf_guideline_ita.pdf\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNote sugli Autori:\r\n\r\nWWF Italia\r\n\r\nIl WWF Fondo Mondiale per la Natura è una delle più grandi organizzazioni mondiali per la conservazione della natura, dotata di una rete che opera in più di 100 paesi e conta all’attivo migliaia di programmi di tutela ambientale. La missione del WWF è conservare la natura e ridurre le minacce più immediate alla diversità della vita sul Pianeta, per costruire un futuro in cui l’uomo viva in armonia con la natura.\r\n\r\nIl WWF Italia è stato istituito nel 1966 e, sin dalla sua creazione, ha lo statuto di Onlus. È strutturato con uno staff centrale a Roma, e 19 sezioni regionali che supportano il programma di conservazione ecoregionale (Italia e Mediterraneo). L’associazione è presente sul territorio con oltre 200 gruppi di attivisti che operano localmente. Il WWF Italia inoltre gestisce AMP (come Miramare e Torre Guaceto) e aree protette (le Oasi del WWF, alcune delle quali godono dello statuto di riserve regionali e nazionali).\r\n\r\nwww.wwf.it  Twitter @wwfitalia Facebook.com/wwfitalia\r\n\r\nIl WWF per il Mediterraneo: www.wwf.it/mediterraneo\r\n\r\n \r\n\r\nIUCN, Centro di Cooperazione per il Mediterraneo\r\n\r\nL’IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, aiuta il mondo a trovare soluzioni pragmatiche per le sfide ambientali e di sviluppo più urgenti. L’IUCN è la più grande e la più antica organizzazione ambientalista presente al mondo, e conta oltre 1.200 membri tra ONG ed enti governativi e quasi 11.000 esperti volontari in circa 160 paesi. L’attività è svolta da più di 1.000 persone che lavorano in 45 uffici e da centinaia di partner che operano nel settore pubblico, privato e nelle ONG di tutto il mondo.\r\n\r\nIl Centro di Cooperazione per il Mediterraneo è stato aperto nell’ottobre 2001 grazie al sostegno del Ministero spagnolo per l’Agricoltura, la Pesca e l’Ambiente, il governo regionale della Junta de Andalucia e l’Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo (AECID). La missione del Centro è influenzare, incoraggiare e assistere le società mediterranee nella conservazione e nello sfruttamento sostenibile delle risorse naturali della regione, lavorare con i membri dell’IUCN e collaborare con tutte le altre agenzie che condividono gli obiettivi dell’IUCN.\r\n\r\n \r\n\r\nwww.iucn.org/mediterraneanwww.iucn.org; IUCN su Facebook ; IUCN su Twitter\r\n\r\nFonte: WWF

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