Maria Laura Baccarini è artista completa, incanta per la voce e stupisce per bravura, chi l’ha vista di recente in teatro sa che ha intrapreso un percorso professionale che non può che convincere anche i palati più esigenti. L’abbiamo incontrata all’indomani di dell’uscita di All Around progetto discografico degno di attenzione e ne abbiamo voluto sapere di più… Raggiunta a Parigi ecco cosa ci ha raccontato.
Quando nasce All Around?
All Around nasce cinque anni fa, dall’incontro che ha cambiato la mia vita… ho seguito il flusso dei miei sentimenti e degli eventi che mi ha portato in Francia… spesso se non sappiamo il perché dei nostri impulsi li reprimiamo dicendo a noi stessi che non hanno senso… io avevo un forte bisogno di cambiare percorso senza ancora aver messo a fuoco la mia meta, ma sono partita senza rimpiangere nemmeno un attimo la strada che avevo percorso fino a quel momento… pronta e aperta al nuovo che stavo cercando…\r\nAll Around nasce da questo… l’incontro con Régis Huby con la sua creatività libera, con la sua sensibilità che ha intuito cose di me che io stessa non avevo ancora ben capito… e poi Yann Apperry che ha scritto il libretto quando la musica era già composta, che ha donato la sua poesia a quest’opera ricca, ancestrale, moderna, magica…. a questa suite in 9 movimenti che si chiama All Around…
Di cosa si tratta?
All Around è la crisi dell’essere umano che si perde, forse entra in un’altra dimensione, viaggia attraverso una foresta fantastica in cui le forze della Natura parlano delle loro ferite, della propria forza, con la saggezza divina e terrena che si scopre guardando le piccole cose da vicino, scoprendo la loro solenne bellezza, l’origine di tutto, della vita, del flusso perpetuo delle cose…
Chi sono gli ‘attori’ di questo progetto?
Régis Huby e Yann Apperry … non avremmo potuto immaginare fusione più forte e assoluta fra musica e testi… questo però credo che accada quando un progetto artistico nasce da un “bisogno”… quando non ci sono pressioni commerciali alle spalle ma solo e unicamente l’amore per ciò che si sta creando
Il fatto che questa bellissima creatura sia nata per me, per la mia voce, ma soprattutto per il mio cuore, è per me un onore profondo e una gioia infinita…
Perché un disco cosi proprio adesso?
Perché è un disco fuori dal tempo, lontano dalla “moda” di un momento…sarebbe potuto uscire prima o dopo…l’adesso dipende da noi, dalle nostre vite e dal nostro percorso che deve andare avanti… a mio avviso All Around non ha età… potrà essere riscoperto fra tanti anni senza aver perso la sua freschezza e la sua forza… proprio perchè è un puro prodotto del cuore di artisti senza briglie e senza lacci..
Cosa ti hanno dato i tuoi ‘compagni di viaggio’?
Lavorare insieme… significa scegliersi, innanzitutto, non trovarsi obbligati a farlo… lasciarsi liberi di esprimersi reciprocamente… nessuno mi ha imposto una linea stilistica vocale per esempio… ho potuto prendere i testi e giocare senza paura che qualcuno mi dicesse che non andava bene! La sperimentazione sta nel vivere pian piano il divenire delle cose… Nel mio vecchio percorso di teatro musicale, nel quale mi sono arricchita e ho imparato tante cose, l’aspetto che ormai mi era insopportabile era proprio l’obbligo a certe regole stilistiche, interpretare qualcosa che non si aveva la libertà di cambiare, di esplorare, di rendere veramente nostro…
Lavorare insieme significa libera espressione e ascolto reciproco…non per manifestare e soddisfare il proprio EGO , ma per il bene e la bellezza di ciò che stiamo creando…
Quanto le parole pesano?
Le parole sono evocazione… materializzano nella nostra mente un concetto… anche nella vita, spesso, non ci rendiamo conto di quanto potere abbiano le cose che pronunciamo.
La musica ha una forza più sottile, si insinua e ci coglie di sorpresa, agisce su un piano irrazionale e per questo fortissimo perchè non trova “logiche resistenze”
Quando musica e parole si incontrano si crea un miracolo sensoriale… poesia pura…che meraviglia!
Questa esperienza è, in un certo senso al suo nuovo inizio… quello che mi lascia è l’eredità di una scoperta… aver vissuto per la prima volta la “creation”( come dicono i francesi ) di qualcosa… ora comincia la sua vita condivisa con gli altri…
Quando e come ascoltare dal vivo questo disco?
Il disco il pubblico che l’ascolterà dal vivo… la nostra prima volta sarà il prossimo 26 febbraio al Café de la Danse a Parigi, il disco, per l momento è distribuito solo in Francia da Musea www.musearecords.com, altrimenti lo si può trovare in versione numerica su siti come ITunes, belivedigital, qobuz (i link sono sul mio facebook o sul mio sito www.marialaurabaccarini.com)
A cosa stai lavorando?
Ora lavoro su tante cose diverse… innanzitutto un nuovo disco: FURROW … repertorio di Cole Porter (autore che ho amato infinitamente) rivisitato in chiave modernissima dagli arrangiamenti geniali di Régis Huby.
Poi ho l’onore e il piacere di far parte del bellissimo progetto di Yves Rousseau (contrabbassista e compositore) che ha composto musiche originali su poesie di Léo Ferré, poesie che Ferré non aveva ancora messo in musica… una bellissima esperienza per me e per il mio nuovo rapporto con la lingua francese…
Anche con Yann Apperry ci sono bellissimi progetti… abbiamo già fatto una prima esperienza di reading musicali insieme…
Cosa vuoi per te?
Una cosa è certa, oggi so quello che voglio, quello che amo e dove sto andando… è un bellissimo momento della vita e le inevitabili fatiche sono niente in confronto alla gioia che provo… grazie quindi a: Régis Huby, Yann Apperry… Jean Marc Larché, Sabine Balasse, Catherine Delauney,Roland Pinsard,Olivier Benoit, Benjamin Moussay,Claude Tchamitchian, Guillaume Séguron, Christophe Marguet, e anche a Riccardo Biseo, Yves Rousseau, Claudia Solal, Claude Barthélemy, Eric Echampard, Edouard Ferlet… tutti imusicisti con cui ho collaborato in questi anni e che mi hanno donato grandi cose… a Riccardo un grazie speciale in nome della nostra lunga e autentica amicizia e ai momenti condivisi nel nostro Somewhere…
Intervista di: Elena Torre