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Un libro al giorno: Erode e la psicopatia dell’allenamento

“Erode e la psicopatia dell’allenamento” è il primo nato dalla talentuosa coppia targata Torre/Marani, è seguito “L’Eroe” e a primavera 2011 ci aspetta la terza puntata che vedrà ancora protagonisti i nostri Biagini e Puccinelli. Nell’attesa, intanto, chi non lo avesse ancora fatto può leggersi queste dodici indagini, che apparentemente sembrano lontane l’una dall’altra, ma al contrario, unite dal un filo conduttore che le lega dando vita a un romanzo innovativo che si conclude con un arresto congiunto; storie nate dall’amore per i giochi di ruolo delle autrici, vicende che si svolgono in una terra che Anna Marani, bolognese, ha nel cuore e che Elena Torre ama sopra sé stessa.

E’ la Toscana, infatti, la protagonista di “Erode e la Psicopatia dell’allenamento” un territorio bellissimo dove le trame nere, per contrapposizione, hanno sempre trovato un luogo d’elezione. Qui le forze dell’ordine italiane si imbattono in crimini legati alla nostra società in un incalzare di fatti di sangue e colpi di scena tanto da creare un contesto da girone infernale, le autrici portano sulle pagine uomini semplici ma determinati, persone normali che, spinte da ideali di giustizia, cercano di portare avanti un lavoro in cui credono ciecamente.

Grafica Divina

Il maresciallo Puccinelli e il commissario Vincenzo Biagini, pur avendo una personalità così diversa, indagano su fatti criminosi scaturiti da ansie, malattie ed abbandoni esasperati dalla solitudine a cui spesso la nostra società costringe, in un gioco dove vittima e carnefice spesso hanno un ruolo intercambiabile.

“Grazie al coraggio dei ‘nostri eroi/anti-eroi’ – dicono le autrici- abbiamo potuto addentrarci in un terreno spaventoso, intriso di violenza, di orrori, di morte e raccontare il loro personalissimo modo di affrontare il dolore e la rabbia di intendere e applicare la giustizia. Biagini, Cortopassi, Cortese e Puccinelli sono uomini come tanti che hanno imparato loro malgrado a fare i conti con un presente che sempre più spesso gli piace di meno…”

Temi come la pedofilia, la disperazione di chi si ritrova solo e abbandonato dalle istituzioni, il meccanismo paralizzante delle credenze sono alcuni dei temi che le forze dell’ordine si trovano a dover affrontare sempre più spesso. Marani e Torre attraverso la simpatia dei loro personaggi, ormai abituati alle visioni più nere, riescono con maestria a far passare i loro messaggi non annoiando mai il lettore e spesso facendolo sorride.

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