Home Da leggere “Non chiamateci quote rosa” in libreria

“Non chiamateci quote rosa” in libreria

In libreria Non chiamateci quote rosa il nuovo libro di Valentina Cristiani Panthos Edizioni.

Se sei donna, il mestiere di giornalista è più “pericoloso”. Significa essere esposte più facilmente a pregiudizi, discriminazioni, violenza sessista e, talvolta, molestie. Quello che è emerso dalle storie raccontate dalle quaranta giornaliste intervistate è che ancor oggi molti credono che la ragazza in tribuna stampa o sugli spalti stia guardando non la partita ma i giocatori perché è innamorata di loro, che vengano assunte giornaliste esclusivamente sulla base delle misure/bellezza estetica e non delle competenze, oltre a critiche sessiste (non di merito ma su preconcetti) verso telecroniste, e allenatori che, contestati da una giornalista, rispondono chiamandola “signorina”, proseguendo con fare paternalistico. E si potrebbe continuare all’infinito, aumentando la gravità.

Grafica Divina

Non chiamateci quote rosa

Il libro tratta anche la disparità di genere all’interno delle redazioni – siano esse televisive, giornalistiche, o radiofoniche. Nonostante alcuni passi avanti rispetto al passato, le giornaliste continuano a scontrarsi con scogli che caratterizzano pressoché ogni salotto, programma, o giornale: la mancanza di ruoli apicali (sono rarissimi i casi) e il paternalismo che le relega a spalla della controparte maschile. Quello che le giornaliste chiedono sono le “pari probabilità”, ovvero le stesse possibilità previste per gli uomini di fare carriera o arrivare a ricoprire determinate posizioni apicali.

Per onestà intellettuale nel libro viene anche riconosciuto che, molto spesso, il problema sono le donne stesse, invidiose le une delle altre, che non riescono a fare squadra. Ma non solo. Molte donne si adeguano al sistema che le fa sentire “corpi estranei” e all’ennesimo episodio discriminatorio accettano il ruolo della “vetrina” o, peggio ancora, mollano tutto.

Il libro contiene la prefazione di 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢 (giornalista, conduttrice Dazn), l’introduzione di 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐢 (giornalista, conduttrice Rai) e la postfazione di 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐂𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢 (giornalista, Presidente della Divisione di Calcio Femminile FIGC). Nel manoscritto sono presenti oltre 40 interviste a note giornaliste che raccontano la loro esperienza tra pregiudizi, discriminazioni e molestie.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.