Carlo Audino, cantautore romano, ha fatto della sincerità e dell’intensità emotiva la sua cifra stilistica. Il suo nuovo singolo, “Cuore in fiamme”, nato dalla collaborazione con Sabrina Seaside, è un ulteriore passo nel suo percorso artistico, volto alla creazione di musica capace di toccare le corde dell’anima e di parlare a un pubblico vasto.
Benvenuto su Da Sapere, Carlo. “In ‘Cuore in fiamme’, il tuo nuovo singolo, hai saputo creare un’atmosfera molto intima e personale. Quanto conta per te la connessione emotiva con il pubblico? Come cerchi di trasmettere le tue emozioni attraverso la musica?”
Cerco di trasmettere le emozioni con tutti gli elementi a mia disposizione: testo, musica, arrangiamenti e interpretazione. È come una magia: trasmettere emozione con una canzone. Però l’utilizzo di questi strumenti non è assolutamente facile e spesso ci si ritrova in sala di incisione a rismontare tutto e a rifare il pezzo daccapo.
La tua musica è spesso descritta come “senza tempo”. Cosa pensi che renda le tue canzoni così durature e in grado di connettersi con un pubblico così ampio e variegato?
La catalogazione “senza tempo” è resa possibile quando si trattano tematiche universali e comunque generali e accentranti. In pochissime canzoni tratto argomenti immediati e di breve consumo. In altre invece sono talmente generale ed astratto che mi sono trovato costretto a riscomporle e a rifarne i testi più immediati.
Il mondo della musica è in continua evoluzione. Quali sono le sfide più grandi che un artista indipendente come te deve affrontare oggi?
Tutto è cambiato ed ormai si fa musica solo per un desiderio di esprimere la propria arte. La sfida più grande è quella di sconfiggere l’indifferenza diffusa del pubblico rispetto agli artisti che non sono posti in vetrine spesso utilizzate dalle case discografiche per pubblicizzare i loro figliocci. In Italia e comunque in tutto il mondo vi sono fior di artisti veramente eccezionali ma che rimangono nell’ombra e scrivono, compongono e si esibiscono in piccolo per i pochi fortunati che hanno saputo scovarli in mezzo a tanta spazzatura musicale.
Se dovessi consigliare un giovane artista emergente che ammiri particolarmente, chi sarebbe e perché?
Io e Sabrina Seaside curiamo un clan di artisti sconosciuti (“Emergenti in Adozione”) con trasmissioni radio televisive e playlist. Noi ammiriamo molti di loro per le loro idee, il loro modo di esprimersi e la loro costanza. Personalmente mi ritrovo spesso ad ascoltare la loro musica e conoscerla più di blasonati brani che si ascoltano sul mainstream.
Qual è il tuo rapporto con la tecnologia nel processo creativo? Utilizzi strumenti digitali o preferisci un approccio più tradizionale alla composizione musicale?
Adoro entrambi: mi piace lo strumento tradizionale ma al contempo sono affascinato dalla tecnologia che consente di varcare ogni giorno nuove frontiere spesso irraggiungibili tradizionalmente. Il giusto approccio è sempre vincente, cioè il non esagerare.
Ringraziamo Carlo Audino!