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Patrizia Di Terlizzi: Tra Cinema, Teatro e la Memoria di Rino Gaetano

Patrizia Di Terlizzi: Tra Cinema, Teatro e la Memoria di Rino Gaetano. Venerdì 20 e sabato 21 dicembre, il Centro Sociale San Giusto a Colle Salario ospiterà Nessuno escluso, un’iniziativa della cooperativa Tam Tam che, attraverso tre eventi gratuiti, mira a valorizzare il territorio e la comunità. Il progetto propone un percorso tra storie di coraggio e resistenza, intrecciando cinema, teatro e impegno sociale. Tra gli appuntamenti di spicco della rassegna c’è Storia di Rino, uno spettacolo che rende omaggio al celebre cantautore Rino Gaetano, cresciuto e affermatosi nel quartiere di Montesacro. Attraverso racconti di amici, colleghi e aneddoti poco noti — come il celebre duello verbale a Disco Ring con Gianni Boncompagni — lo spettacolo celebra l’eredità ironica e dissacrante di Gaetano. A dare voce alla narrazione e a dirigere artisticamente la rassegna è Patrizia Di Terlizzi, con cui abbiamo approfondito i dettagli di questa iniziativa.

Arenaniene è una realtà molto apprezzata per la sua capacità di portare il cinema nei quartieri e nelle comunità. Come nasce questa iniziativa e quali sono i valori che la guidano?

Grafica Divina

Questa iniziativa nasce circa otto anni fa dal mio desiderio di restituire alla cittadinanza una porzione di parco accanto a Ponte Nomentano a Montesacro, attraverso delle iniziative essenzialmente cinematografiche. Volevo creare un’arena che fosse un punto di riferimento per gli amanti del cinema, per le scelte dei film, e anche per le persone che rimanevano sole a Roma in estate. Nel tempo L’iniziativa si è ampliata e adesso abbiamo incluso anche il teatro. Quest’estate abbiamo organizzato delle bellissime serate teatrali e la cittadinanza ha risposto molto bene, anche se il punto di riferimento principale rimane sempre il cinema. Abbiamo anche una forte vocazione sociale, i nostri progetti, infatti, includono sempre una parte dedicata ai più fragili. Cittadini fragili dal punto di vista socio sanitario, anziani, persone con disabilità. A loro destiniamo delle borse lavoro e dei posti gratuiti o ridotti ogni sera, per alcuni spettacoli. Durante l’inverno poi nel tempo abbiamo cominciato anche una collaborazione con l’ospedale De Lellis a Rieti dove facciamo delle proiezioni durante il periodo natalizio per le persone ricoverate e i loro familiari. Ci rende orgogliosi di sapere che Arenaniene  è ormai un punto di riferimento culturale e di aggregazione per i cittadini di Roma.

La collaborazione con Salvatore Mazza e la regia di Giulio Gargia: come avete costruito il ritmo narrativo tra musica e teatro?

Salvatore Mazza è una conoscenza recente, il nostro incontro professionale e questo nuovo sodalizio è dovuto al nostro fisioterapista, Massimiliano, che un giorno mentre facevamo esercizi su due lettini vicini, ha avuto l’idea di presentarci capendo che lavorando nello stesso settore, potevamo intenderci. Un incontro simpatico e curioso che ha dato i suoi frutti in questo spettacolo. Io e Giulio lavoriamo insieme da tanti anni e di questo spettacolo lui cura la regia. Per Storia di Rino abbiamo fatto un lavoro di raccolta di testimonianze da diverse fonti, in particolare dagli amici che hanno condiviso con lui gli esordi della sua carriera, e sulla base di questo materiale abbiamo costruito un testo che ripercorre tutta la vita personale e professionale del cantautore di Montesacro. Io e Salvatore mazza raccontiamo i vari momenti del suo percorso alternando la narrazione con i brani più belli di Rino Gaetano, suonati dalla Band di Daniele Savelli, alla voce e chitarra, con Umberto De Santis al basso e Marco turi alle percussioni.

La rassegna propone teatro e cinema come strumenti per raccontare storie di coraggio e resistenza. Quanto è importante, secondo lei, intrecciare queste forme di narrazione in un unico evento?

Nessuno escluso è una due giorni di eventi che hanno un filo rosso che li unisce.  Nascono per intrattenere gradevolmente i cittadini durante le feste natalizie ma raccontano al contempo storie da non dimenticare. Quella di Ugo forno per esempio, il partigiano bambino che immolò la sua vita nel 1944 per impedire che i tedeschi distruggessero il ponte sull’Aniene. Arenaniene si tiene abitualmente  nel Parco davanti al Ponte Nomentano che scavalca l’Aniene a Montesacro. Rino Gaetano è stato un cantautore che ancora oggi un po’ il simbolo di Montesacro e sicuramente un personaggio originale, unico nel suo genere. Come anche la storia raccontata nel film premio Oscar the HOLDOVERS di Alexander Payne ambientata proprio nel periodo natalizio in un college americano che verrà proiettato il giorno 20.

Patrizia Di Terlizzi Rino Gaetano è una figura ironica e dissacrante. Come hai lavorato sulla recitazione per rendere giustizia alla sua figura nello spettacolo?

Io sono la voce narrante dello spettacolo una voce che si alterna con la musica e il canto dei pezzi di Rino Gaetano. Evoca in ogni passaggio dei personaggi diversi, ho cercato di assorbire le emozioni delle donne che l’hanno conosciuto e dei personaggi che lo hanno avvicinato attraverso letture e rivedendo i filmati dell’epoca, ascoltando i racconti delle persone che lo hanno conosciuto.

C’è una canzone di Rino Gaetano che senti particolarmente vicina o che ti emoziona di più recitare?

Sicuramente A mano a mano, che è una canzone che in verità è stata scritta da Riccardo Cocciante, ma l’interpretazione di Rino è stata meravigliosa, ogni volta che la sento c’è un passaggio che mi commuove. E poi sicuramente Sfiorivano le viole, di cui ho compreso ancora più a fondo attraverso questo spettacolo, la poesia di questo pezzo e l’amore per una donna, mi ha talmente colpita che durante lo spettacolo ho deciso di lanciare verso il pubblico dei petali di Viola, a sottolineare la poesia struggente di questo pezzo.

Grazie a Patrizia Di Terlizzi

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