Incontriamo Mauro Pedone e Sergio Starace autori del libro edito da Hermes Edizioni “Yoga autismo campane tibetane” un libro importante e utile per chi vive con persone affette da autismo, un manuale pratico con consigli ed esercizi imptreziosito d amaetriale fotografico.
In che modo lo yoga e le campane tibetane possono aiutare le persone affette da autismo?
A livello internazionale sono tante le ricerche che confermano l’efficacia dello yoga nell’apportare benessere a persone con autismo. Citiamo come esempio un articolo dell’istituto A.t. beck sulle terapie mente-corpo per l’autismo: “[…] secondo le ricerche lo yoga puo migliorare la salute mentale e comportamentale di queste persone nonche quella dei loro genitori, inoltre puo migliorare le abilita imitative dei bambini con autismo, il loro sonno e la loro capacita di attenzione e concentrazione […]”.
Si riportano benefici sull’umore, sull’ansia, sul dolore e sul benessere spirituale; con meno tensione, rabbia, stanchezza e umore depresso. (Effects of Singing Bowl Sound Meditation on Mood, Tension, and Well-being: An Observational Study).
In generale yoga e campane tibetane favoriscono la calma, l’attenzione e il rilassamento. Il loro intervento integrato apporta sostegno alle altre cure e terapie tradizionalmente utilizzate in questi delicati contesti.
Quali effetti producono?
Lo yoga sviluppa l’unione tra corpo, mente e spirito e l’Unesco lo ha inserito nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, in quanto di fondamentale importanza per la ricchezza di conoscenze e la trasmissione delle stesse di generazione in generazione. I benefici dello yoga sono moltissimi e, grazie all’incontro tra le antiche conoscenze orientali e le odierne conoscenze scientifiche, siamo in grado di capire perché: sia a livello fisico come scioltezza delle articolazioni coordinazione, miglioramento dell’equilibrio, della forza e della flessibilità. Grazie alle tecniche di respirazione si ha l’opportunità di favorire l’eliminazione di anidride carbonica e tossine, migliorando l’ossigenazione delle cellule. Inoltre nello yoga si evidenzia una relazione tra la qualità del respiro e la mente; dunque calmando e stabilizzando il respiro si calma e si stabilizza la mente.
Le vibrazioni delle campane producono rilassamento e distensione della mente favorendo gli stati meditativi.
Le onde delle campane tibetane vengono captate da piccoli recettori che si trovano nella pelle” che e l’organo più grande del corpo, 1,8 mq, e sede di centinaia di migliaia di recettori, tra i quali alcuni chiamati i corpuscoli di Pacini, molto sensibili alle vibrazioni, che trasmettono queste informazioni al midollo spinale e al cervello. Il nostro cervello sarà quindi indotto a produrre ormoni come la serotonina, la dopamina e l’ossitocina. Queste vibrazioni hanno quindi non solo un impatto sul corpo ma anche sulla mente”.
Come queste due discipline interagiscono tra loro contribuendo al benessere?
Nella nostra esperienza l’unione delle pratiche yoga con le particolari sonorita delle campane tibetane genera un’efficace effetto di sinergia, favorendo in particolare momenti calma, rilassamento profondo e la focalizzazione della mente. Quando c’e affinita tra gli operatori e i loro “strumenti di lavoro” di antica tradizione, il risultato e palese. Le vibrazioni delle campane accompagnano la pratica dello yoga sostenendo gli effetti benefici, rendendoli piu duraturi nel tempo. Lo yoga arricchisce il vissuto vibrazionale delle persone che ascoltano le campane. Sono strumenti che arrivano all’interiorita delle persone donano la preziosa qualita dell’ascolto profondo. Fanno vivere tangibilmente il senso d’unione con il Tutto, aiutandoci a vivere il presente.
C’è un caso, un’esperienza particolare che vi è rimasta dentro?
Sergio: Sì, il caso di F. un ragazzo con problematiche di Asperger, che in una fase di chusura in se stesso, con lo stupore mio e dei genitori, abbiamo notato in lui un grande coinvolgimento ed entusiamo, a tal punto di continuare con costanza, fino a oggi da piu di sei anni. Inoltre abbiamo notato evidenti benefici nell’umore, nella calma, nell’attenzione e nella coordinazione motoria.
Mauro: Durante un’incontro in un Centro diurno per ragazzi con disturbi dello spettro autistico, una giovane ragazza, che quando suonavo, girando con il batacchio di legno nel perimetro della campana, rideva e diceva: Gira la polenta!!! In effetti la ragazza ha colto il senso della pratica, nelle evidenti affinita. Girare la polenta nella pentola con costanza per eliminare i grumi e gli addensamenti, così con la campana, si gira con attenzione per eliminare e sciogliere i pensieri troppo “addensati” nella nostra mente.
Intervista di Elena Torre
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