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Vittoria Ottolenghi: un ricordo

Vittoria Ottolenghi: un ricordo. Omaggio alla grande critica di danza italiana nel centenario della nascita.

Mercoledì 6 novembre  alle ore 17:30, presso il Teatro Argentina (Sala Squarzina) di Roma, si terrà un evento speciale per celebrare il centenario della nascita di Vittoria Ottolenghi (1924-2012), una delle figure più influenti nella critica della danza italiana.

Grafica Divina

È l’omaggio a una donna che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della danza in Italia e alla fondazione della Compagnia di Balletto dell’Associazione Teatri Emilia Romagna, nucleo originario dell’odierno Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto. 

 A condurre l’evento sarà la giornalista Monica Ratti, che introdurrà gli ospiti e i momenti salienti di questa commemorazione. Il programma prevede l’intervento di Francesco Giambrone, presidente dell’AGIS(Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), che aprirà l’evento con un saluto istituzionale e di Mvula Sungani, consigliere per la danza del Ministero della Cultura, che offrirà una riflessione sul contributo dato da  Vittoria Ottolenghi alla danza italiana.

Interverranno inoltre personalità di rilievo del mondo della danza e della cultura, tra cui Sveva Berti, direttrice di compagnia del CCN/Aterballetto, Beatrice Corsini, figlia di Vittoria Ottolenghi, Vittoria Cappelli, illustre giornalista e organizzatrice di eventi culturali, Amedeo Amodio, direttore artistico della Compagnia Aterballetto dal 1979 al 1997, e Roberto Giovanardi, presidente del Tavolo Permanente della Danza, che condivideranno ricordi e testimonianze del loro rapporto con Ottolenghi e dell’impareggiabile impatto della giornalista sul panorama della danza nazionale. 

Questo evento rappresenta un’importante occasione per ricordare e celebrare la straordinaria eredità di Vittoria Ottolenghi, la cui passione per la danza ha lasciato un segno indelebile. 

Appassionatasi quasi per caso al mondo della danza; quando le venne affidato l’incarico di redattrice nel settore “Danza e Teatro Musicale della monumentale Enciclopedia dello Spettacolo di Silvio D’Amico”, iniziò come autodidatta nello studio di questa disciplina   lavorando alla redazione dell’opera per oltre dieci anni sia come come autrice sia come  redattrice, tanto da affermarsi poi una tra le più celebri esperte italiane di balletto.  Sorella minore dell’attrice Carla Bizzarri, fu anche una delle più care amiche di Rudolf Nuriev.

Vittoria Ottolenghi svolse il ruolo di “critico di  danza” per  Paese Sera, Musica viva, Balletto Oggi, Prima fila,ma lavorò contestualmente per Anna, L’Espresso e il Resto del Carlino. Celebre fu la sua conduzione al programma Maratona d’Estate, in cui per oltre vent’anni, contribuì in gran parte alla diffusione della cultura della danza nel nostro paese. Firmò anche lo sceneggiato radiofonico Marilyn una donna, una vita con Isabella Biagini come protagonista, trasmesso  e più volte riprogrammato da Radio 2.

Per oltre dieci anni collaborò al Festival dei Due Mondi di Spoleto curandone il coordinamento per il settore Danza e fu altresì membro della Commissione Consultiva per la Danza della Presidenza del Consiglio e autrice di numerosi saggi (fino ad età avanzata).

Una vita straordinaria dedicata alla danza e alla cultura. Vittoria morì a  Roma  il 10 dicembre 2012, all’età di 88 anni. Alla Filarmonica Romana donò oltre 600 tra volumi e documenti video di danza che sono stati raccolti nel Fondo Vittoria Ottolenghi.

Informazioni sull’evento:

Data: Mercoledì 6 novembre 2024

Ora: 17:30

Luogo: Teatro Argentina, Sala Squarzina, Roma

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Articolo di: Ugo Negrini

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Collaboratrice di numerosissime testate, tra cui Topolino e Corriere dei Piccoli, è stata direttrice responsabile di piccole testate e autrice di tre biografie (Julio Iglesias, Adriano Celentano e Nazionale Italiana Cantanti); traduttrice dal giapponese delle poesie di Murasaki Shikibu (973/1014) e Izumi Shikibu (976/1033). Ama la moda, l’enogastronomia, lo spettacolo, il design, i viaggi, la medicina e la cultura ebraica.

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