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Ospite del nostro spazio interviste Fabrizio Mocata

Ospite del nostro spazio interviste Fabrizio Mocata nominato ai Latin Grammy Award 😉

Fabrizio Mocata cosa significa per te essere nominato ai Latin Grammy Award e come hai vissuto questa esperienza?

Grafica Divina

Sono fondamentalmente stupito da questa nomination. Sapevo che l’etichetta discografica (Acqua Records) aveva candidato il nostro lavoro per il Latin Grammy, ma in tutta sincerità non nutrivo molte speranze. Per me questo importante riconoscimento è la conferma di aver seguito il giusto percorso artistico. A maggior ragione essendo io un artista che ha sempre operato in maniera indipendente, seguendo il suo istinto e facendo ciò in cui crede, senza inseguire like e followers. Il disco non è il risultato di una studiata campagna di produzione, ma è lo spontaneo incontro tra due musicisti che condividono la stessa visione della musica. Io e Franco Luciani abbiamo semplicemente deciso di mettere per iscritto una bella sinergia spontanea, non calcolata. Abbiamo registrato il disco in due sessioni, una in Italia e una in Argentina, dove abbiamo coinvolto il contrabbassista Pablo Motta.

Qual è stata l’ispirazione dietro il tuo ultimo album e quali messaggi speri di trasmettere attraverso la tua musica?

Il disco rappresenta la nostra idea del tango contemporaneo, e anche l’incontro e la fratellanza tra la cultura italiana e quella argentina. “Tangos Cruados” è un gioco di parole che parla appunto dell’incrocio e dello scambio, valore fondamentale e imprescindibile momento di crescita. Il mio brano “Cruzando Aguas” è appunto l’incontro tra le acque del Rio de la Plata (che bagnano Montevideo e Buenos Aires) e quelle del Mediterraneo che culla la Sicilia dalla quale provengo. La mia musica è sempre nata dall’incontro e dalla condivisione, e per me sono valori fondamentali, perché ci aiutano a superare tutte le barriere culturali e sociali che l’ignoranza ci suggerisce. Troppo spesso vedo nella pratica di tutti giorni sentimenti di rabbia e di intolleranza diffusa, che sono il male di oggi.

Puoi parlarci di qualche collaborazione che hai avuto nel tuo percorso artistico e come queste hanno influenzato il tuo stile musicale?

Ho avuto molte collaborazioni in diversi ambiti musicali e sicuramente ognuna di esse mi ha arricchito e ha influito sul mio modo di essere oggi. Ho cominciato a suonare Jazz quando avevo 14 anni, e la collaborazione stabile (dal 2012) in trio con Gianmarco Scaglia e Paul Wertico è per me espressione della libertà e della creatività. Da tanti anni viaggio a Montevideo e Buenos Aires, e ho avuto il privilegio di lavorare con grandi artisti che mi hanno dato molto, tra i tanti Julio Cobelli, Waldemar Metediera, Martin Alvarado, Sandra. Tutti mi hanno offerto la loro visione del tango ed è stato fondamentale il confronto e la crescita. Avere condiviso la passione del tango con un cantante d’opera come Fabio Armiliato mi ha permesso di sviluppare la mia parte melodica e l’attaccamento alle nostre radici italiane, nonché di essere al fianco di grandi figure come Daniela Dessì e Luis Bacalov. Tra i pianisti che ho incontrato non posso non citare Atilio Stampone, che mi ha suggerito di fondere il jazz e il tango. Un luogo speciale lo ha la Maestra Teresita Gomez, grande pianista colombiana, che mi ha saputo mostrare come vivere e sentire la musica. Ultimamente ho avuto il piacere di registrare con Gianni Coscia e Michele Staino le canzoni amate dal padre Sergio, e anche questo incontro mi ha dato molto. La musica è l’arte dell’incontro, sicuramente mi sto dimenticando molte persone con cui ho avuto il piacere di condividere il palco o semplicemente momenti legati alla musica.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri dopo questa nomination e come intendi continuare a far crescere la tua carriera musicale?

Non sono solito pormi degli obiettivi, cerco solo di fare la mia musica nella maniera migliore possibile. Per me il grande successo è poter fare della musica che mi rappresenti, e che arrivi a più persone possibili. Tra i tanti sogni che ho uno è quello di scrivere una musica che resti nel cuore delle persone. Tra i progetti futuri la pubblicazione di alcuni brani piano e voce con la grandissima contante Omara Portuondo, e questo ultimo incontro è stato sicuramente un grandissimo arricchimento artistico e umano.

Ringraziamo Fabrizio Mocata!

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