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Settembre è il mese del vino!

Settembre è il mese del vino! Il vino è la bevanda più antica al mondo (la ideò infatti Noè appena sbarcato dalla sua arca). È severissimamente vietato ai musulmani. È invece importantissimo per i Cristiani perché simboleggia il sangue di Cristo. Terminata l’Ultima Cena infatti Lui alzò il calice ed invitò i Discepoli a bere per ricordarlo. Ancora oggi dopo più di duemila anni il sacerdote compie lo stesso rito dell’Eucarestia bevendo un po’ di vino.

Il vino accompagna i momenti più gioiosi di ogni pasto. Si inizia con l’aperitivo. Solo un calice di vino e null’altro: Frascati, Malvasia, Pignoletto… trovo insuperabili gli abbinamenti Prosecco/spremuta agrumi: In un calice si versa del Valdobbiadene e della spremuta d’arancia (si può sostituire l’arancia con del pompelmo rosa o con il bergamotto). Raffinatissimo il matrimonio Champagne/bergamotto! 

Grafica Divina

“Ci facciamo un prosecchino?” Il prosecco è un vino italiano che nasce in Veneto nelle aree di Valdobbiadene e del Conegliano. È il più classico ed il più buono degli aperitivi ma è super buono anche a tutto pasto; dall’antipasto al dolce. Con tutte le sue bollicine trasmette entusiasmo e gioia di vivere. E’ perfetto per nascite, matrimoni, compleanni, inaugurazioni. La sola vista di un calice con le bollicine rende tutto più festoso. La birra seppur buonissima non trasmette lo stesso entusiasmo. Impensabile cantare “Libiam, libiam nei lieti calici” bevendo una Stella Artois!  

Da provare è il “Bellini”, aperitivo creato da Cipriani a Venezia: in una flute versate vino bianco frizzante ghiacciato e pesche grossolanamente tagliate. Il cocktail “Rossini” invece prevede vino bianco ghiacciato e fragole a tocchetti. Il termine cocktail però non è esatto poiché il cocktail prevede l’uso di distillati super alcolici e non del vino.

Settembre mese del vino e il vino è un ottimo ingrediente nella preparazione dei risotti.

Risottino al prosecco: versate due calici di prosecco di Valdobbiadene (una a testa) poi fate cin cin e iniziate a cucinare: tuffate quattro tazzine da caffè di Carnaroli nel brodo vegetale bollente portate a cottura versando di tanto in tanto qualche cucchiaio di vino. Conditelo con parmigiano reggiano grattugiato!

Risotto allo champagne: tuffate nel brodo vegetale bollente quattro tazzine da caffe di riso Carnaroli, un cucchiaio di erba cipollina e un calice di champagne. A cottura ultimata insaporite con un cucchiaio di ricotta di mandorle.

Risotto al Barolo: nel brodo vegetale tuffate quattro tazzine da caffè di Carnaroli e un cucchiaio di erba cipollina poi un bicchiere di barolo. Alla fine insaporite con ricotta di mandorle. Il Barolo è il re dei vini e il vino dei re! Nasce in provincia di Cuneo. Si sposa con il tartufo, la carne rossa (stracotti, stufati, brasati…) e robusti piatti invernali. Viene offerto come aperitivo accompagnato da fette di polenta grigliata.

Il Brunello di Montalcino nasce a Montalcino in provincia di Siena. È un D.O.C.G. rosso dal sapore morbido. Amato in tutto il mondo accompagna sontuosi piatti di selvaggina e cacciagione

Risotto al Montalcino: tuffate quattro tazzine da caffè di riso Carnaroli nel brodo vegetale bollente insieme ad una cipolla leggermente rosolata. A fine cottura insaporite con: pimpinella, erba cipollina, prezzemolo, peperoncino piccante in polvere. Accompagnate con un calice di Brunello a testa. 

A Bordeaux amavo passeggiare lungo l’oceano e sorseggiare il Bordeaux, il vino rosso francese più prestigioso e più costoso. Ottimo aperitivo insieme alle crudité (carote, finocchi e carciofi a fettine). È ideale per piatti raffinati a base di selvaggina ma è insuperabile anche per risottini vegetariani.

Risottino Bordolese: nel brodo vegetale bollente tuffate quattro tazzine da caffè di Carnaroli e portate a cottura. Poi aggiungete un tartufo bianco grattugiato. Stappate una bottiglia di Bordeaux e godetevi questo raffinatissimo primo piatto!! 

Il Vermentino è un bianco ligure. È ottimo come aperitivo insieme a l’immancabile focaccia con le cipolle e alla farinata di ceci.

Trenette al pesto. Le trenette sono un tipo di pasta lunga simili alle tagliatelle. Si trovano fresche al super e si condiscono con il pesto (anche lui sugli scaffali del supermercato).

Il Chianti nasce in toscana nel territorio del Chianti. È tipico il suo fiasco impagliato a lungo uno dei simboli dell’Italia. Si abbina sia alla pizza sia alla pasta asciutta. Il Chianti per essere gustato deve essere decantato ovvero posto in una caraffa e lasciato riposare almeno trenta minuti.

Spaghetti campani: lavate, mondate e tagliate a tocchetti 150 grammi di melanzane e 150 di zucchine. Friggetele in olio extravergine insieme a una cipolla. Aggiungete passata di pomodoro, sale, peperoncino piccante e prezzemolo. Cuocete a parte gli spaghetti poi uniteli al sugo con una spolverata di parmigiano reggiano.

Settembre è il mese del vino

Il Frascati. È un vino bianco che nasce nel Lazio. È ideale come aperitivo nelle calde giornate estive.

Sangria bianca: in una caraffa versate il contenuto di una bottiglia di Frascati, 150 grammi di zucchero bianco,  una stecca di cannella, anice stellato e un meloncino a cubetti. Mescolate e ricoprite con della carta d’argento e ponete in frigo per tutta la notte. Prima di servire togliete anice e cannella. 

Il Fiano è un vino bianco partenopeo! Si sposa a meraviglia con il pomodoro. 

Insalata di pomidoro: in una ciotola mettete sei pachino affettati, olive nere a rondelle, pisellini, erba cipollina tagliata con le forbici, foglie di basilico fresco, foglie di menta, sale e un giro di olio extravergine.

Il Soave è un eccezionale vino bianco che nasce a Soave sulle colline vicino a Verona. È considerato a tutto pasto. lo trovo “super” anche come aperitivo. Per accompagnarlo preparate due toast veg veg. Per due persone occorrono quattro fette di pan carré. Su due fette spalmate tanto Hummus di ceci mentre sulle altre due fette spalmate ricotta di mandorle. Richiudete e fate tostare brevemente.

E… Salute!!!

Settembre è il mese del vino e ora sappiamo come celebrarlo al meglio 😉

Articolo di Marinella Chiorino

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