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Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina

Ultima settimana per Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, la mostra antologica dell’Artista viareggino allestita fino a domenica 8 settembre negli spazi di Villa Mirabella al Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera (BS) e tra le case museo più visitate al mondo.

A poco più di 30 anni dalla sua scomparsa, il pittore e scrittore Alfredo Catarsini (Viareggio 1899-1993) torna quindi protagonista di una nuova esposizione temporanea; promossa dalla Fondazione che porta lo stesso nome dell’Artista, l’esposizione è stata inaugurata nello scorso mese di marzo, in occasione di “Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco”, festa di primavera della dimora dannunziana, organizzata dal presidente della Fondazione del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri.

Grafica Divina

Con la curatela dello storico dell’arte Rodolfo Bona e attraverso una selezione di opere che ne raccontano la lunga parabola creativa, la mostra presenta al pubblico l’attività di Alfredo Catarsini, artista che ha rappresentato un esempio di originalità all’interno del panorama dell’arte del Novecento e che ha saputo caratterizzarsi sia per la qualità figurativa, sia per la densità espressiva che gli sono state più volte riconosciute.

La mostra infatti propone 54 opere, fra dipinti e disegni, accuratamente scelte all’interno del vasto corpus pittorico dell’artista, così da coprire sei decenni della sua attività – tra il 1930 e il 1987 – ovvero un periodo denso di avvenimenti storici e di grandi trasformazioni, offrendo a tutti l’occasione di restituire un quadro completo e omogeneo della sua pittura, che ha seguito le metamorfosi durante gran parte del “secolo breve”.

Settanta anni di parabola artistica

Dopo gli studi all’Istituto d’arte di Lucca, a soli 15 anni Catarsini compì «il canonico viaggio a Parigi» – come lo definisce Elena Pontiggia nel saggio del catalogo che accompagna e impreziosisce questa mostra – dove conobbe Amedeo Modigliani; poi nell’agosto del 1918 incontrò Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, e un anno più tardi strinse amicizia con Lorenzo Viani che sarebbe durata per tutta la vita.

La prima mostra cui parteciparono i dipinti di Catarsini è datata 1927, a Bologna, ma solo due anni dopo, nella sua Viareggio, l’Artista tenne la sua prima personale a Palazzo Paolina Bonaparte, laddove oggi sono ospitati il suo archivio documentale e la fedele ricostruzione del suo studio d’artista.

Questi momenti hanno costituito l’avvio della lunga carriera durante la quale Alfredo Catarsini ha svolto il ruolo di intellettuale e di artista attento ai mutamenti, sempre aggiornato e interprete del suo tempo. L’uomo e l’universo femminile, il lavoro, i sentimenti, i luoghi dove è nato e vissuto, i paesaggi, la contemporaneità sono stati i suoi motivi di ispirazione, declinati in modo differente in 70 anni di attività.

Un invito all’approfondimento

La mostra antologica dedicata ad Alfredo Catarsini – che è possibile ammirare a Villa Mirabella del Vittoriale degli Italiani fino a domenica 8 settembre -, giunge 43 anni dopo la grande esposizione di Palazzo Strozzi a Firenze (1981) e le altre comprese tra il 1982 a Ferrara (che rappresentò una rottura col passato in quanto interamente dedicata al “Simbolismo meccanico”, cioè all’indagine del rapporto uomo-macchina che aveva soppiantato le darsene operose e le marine) e quella postuma del 1999 nella natia Viareggio.

In tal senso, la novità della mostra rispetto alle precedenti antologiche sta nella volontà di ricondurre a un percorso omogeneo la pittura di Catarsini – che a prima vista potrebbe apparire discontinua – individuandone il filo conduttore principale.

Infatti, grazie alla Fondazione a lui intitolata, intorno alla figura di Alfredo Catarsini ha iniziato a svilupparsi un vasto movimento d’interesse, di riscoperta e di approfondimento che per germinazione spontanea è arrivato a caratterizzarlo come “Catarsismo”.

Anche sotto questo aspetto, Alfredo Catarsini nelle variegate vesti di intellettuale del Novecento merita un approfondimento, come più volte auspicato da Vittorio Sgarbi: «..ciò che gli studiosi devono fare, rispettando fedelmente il senso più proprio del loro mestiere, è mettere al centro dei loro interessi l’oggetto Catarsini, nell’aspetto della sua produzione artistica come nell’evidenza dei documenti extra-artistici in grado di contribuire a meglio comprendere l’evoluzione della sua personalità nel succedersi del tempo».


INFO MOSTRA
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
a cura di Rodolfo Bona
fino all’08.09.2024
Villa Mirabella, Vittoriale degli Italiani
Via al Vittoriale 12, Gardone Riviera (BS)
Tel. +39 0365 296511
Orari: dalla 9 alle 20 (chiusura biglietteria ore 19)
Biglietti: 3 percorsi (interi: 18, 15, 12 euro; ridotti: 14, 12, 10 euro)
www.vittoriale.it
www.fondazionecatarsini.com

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