Il professor Adolf Lorenz ha cercato per anni una soluzione per aiutare i bambini che nascono con la displasia congenita dell’anca. Certo, c’era la strada della chirurgia, ma all’inizio del Novecento molti morivano per setticemia e lui vuole un metodo meno invasivo. A Vienna aveva potuto studiare di nascosto le ossa del bacino e del femore sottratte in modi non proprio leciti dal reparto di patologia dell’Università, aveva passato notti intere a studiare e fare prove con corpetti di gesso e alla fine c’era riuscito. La sua fama era arrivata fino in America ed era a Chicago ad armeggiare con le cinghie e l’ingessatura della figlia piccola di un industriale quando un telegramma lo avvisa che sua moglie Emma a quarantadue anni è incinta del loro secondo figlio. Non e se ne capacita il professore e alla moglie risponde che accetterà il bambino solo se nascerà sano, non bisognoso né di incubatrici, né di cure, è importante per lui che abbia un corredo genetico di qualità. E la passione per la genetica in qualche modo passerà di padre in figlio perchè quel bambino è Konrad Lorenz.
Ilona Jerger, giornalista e saggista, autrice del best sellers E Marx tacque nel giardino di Darvin torna ad affascinare con la biografia dell’uomo che ha dato vita all’etologia per come la conosciamo e alla psicologia comparata, i suoi studi sull’imprinting, sui comportamenti innati degli animali e su quelli appresi sono celeberrimi così come è famosissima la storia dell’oca Martina e dei tanti altri animali con cui o scienziato Premio Nobel ha intessute relazioni lunghe una vita. Ma Konrad edito da Neri Pozza non si limita a dipingere la luce del personaggio, lo tratteggia in chiaroscuro e non nasconde le ombre: il Novecento è stato un secolo in cui la grande storia ha coinvolto e spesso distrutto le piccole storie di uomini e donne, un secolo macchiato da due guerre che hanno insieme provocato la morte di oltre settanta milioni di persone e la distruzione di gran parte dell’Europa. Konrad Lorenz è un uomo di luci e di ombre perché ha messo i suoi studi a sostegno delle tesi naziste, nonostante si fosse da sempre confrontato con amici e colleghi ebrei non si è preoccupato fino in fondo della loro sorte, ha usufruito dei vantaggi dal punto di vista accademico di ciò che stava accadendo. Come il filosofo Heidegger del resto. Konrad è la storia nelle storie, è fatto di intrecci e sovrapposizioni, di incontri avvenuti e dia ltri che avrebbero potuto essere, parla di animali, di scienza, del pericolo che corre quando finisce in mano alla politica e alle ideologie, è molto più di una bella biografia e vale la pena leggerlo!
Articolo di: Cinzia Ciarmatori
Foto: da Giannella Channel