Torna il Bee Natural Festival. Quattro giorni dedicati alle api e altri insetti impollinatori con dibattiti, workshop e attività di citizen science, la ricerca scientifica con il coinvolgimento dei cittadini, nella natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e in alcuni dei suoi più suggestivi centri abitati, come Castel del Monte e Montebello di Bertona. Dal 1° al 4 agosto torna il “Bee Natural Festival”, l’evento dedicato alla salvaguardia degli insetti impollinatori, in particolare degli apoidei, giunto alla sua sesta edizione, quest’anno dedicato al tema “Al confine con le api. L’ignoto da esplorare”.
Anche questa edizione 2024 del Festival si svolge con il patrocinio e il contributo del WWF Italia nel territorio del Comune di Montebello di Bertona (Pescara), all’interno del “BeeOdiversity Park” una straordinaria area didattica all’aperto dedicata alle api e altri apoidei, con un programma ancora più ricco di attività ed esperienze.
Il convegno scientifico previsto nella giornata di sabato 3 agosto sarà l’occasione per far incontrare ricercatori, operatori, enti che gestiscono il territorio e il mondo della società civile. Il Comitato Scientifico del Festival ha invitato la comunità scientifica nazionale a presentare durante il convegno i risultati delle loro ricerche sulla conservazione delle api e degli altri insetti impollinatori. Saranno trattati così vari argomenti, come il Regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), il beewashing, il benessere delle api, il biomonitoraggio, la biodiversità degli insetti impollinatori, le nuove tecnologie e le nuove sfide dell’apicoltura.
Parteciperanno esperti di Università, centri di ricerca e Istituzioni pubbliche, ma anche rappresentanti di realtà produttive all’avanguardia nell’apicoltura.
Il WWF Italia parteciperà al convegno con un intervento del suo esperto agricoltura e biodiversità, Franco Ferroni, dedicato al tema “La sfida della Nature Restoration Law per la conservazione degli impollinatori”. L’Articolo 10 del Regolamento UE sul ripristino della natura, approvato dal Consiglio europeo il 17 giugno scorso, è dedicato proprio al “ripristino delle popolazioni di impollinatori” ed impegna gli Stati membri a mettere in atto tempestivamente misure efficaci e appropriate in grado di migliorare la diversità degli impollinatori e invertire la diminuzione delle popolazioni entro il 2030 e successivamente garantire una tendenza all’aumento delle popolazioni dei diversi gruppi di insetti impollinatori, misurata almeno ogni sei anni a decorrere dal 2030, fino al raggiungimento di livelli soddisfacenti del loro stato di conservazione. Per l’attuazione di questo articolo la Commissione europea dovrà, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del Regolamento, prevista per il prossimo 18 agosto dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, stabilire una metodologia scientifica standard per il monitoraggio degli insetti impollinatori. Il monitoraggio dovrà fornire i dati annuali sull’abbondanza e la diversità delle specie impollinatrici per tutti gli ecosistemi, per valutare l’evoluzione delle popolazioni e l’efficacia delle misure di ripristino adottate dagli Stati membri. Il monitoraggio dovrà essere realizzato in un numero adeguato di siti per garantire la rappresentatività di tutto il territorio nazionale. Gli Stati membri inoltre dovranno promuovere la scienza dei cittadini (citizen science) per la raccolta dei dati, quando opportuno, fornendo anche risorse adeguate allo svolgimento di queste attività di monitoraggio.
L’Italia è pronta per dare attuazione a questo articolo della Nature Restoration Law, in particolare grazie alle attività avviate dai Parchi Nazionali dal 2019 nell’ambito delle direttive biodiversità del Ministero dell’Ambiente. L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga svolge in questo ambito un ruolo importante come coordinatore del raggruppamento dei Parchi dell’Italia centrale. Anche il WWF Italia si è attivato con il sistema delle sue Oasi e Riserve per contribuire a creare una vasta rete di monitoraggio degli impollinatori, iniziando dal censimento delle farfalle attraverso il programma BMS Italia (European Butterfly Monitoring), parte integrante della metodologia standard proposta dalla Commissione europea. Eventi come il Bee Natural Festival possono fornire un importante contributo al ripristino delle popolazioni di impollinatori attraverso la presentazione dei risultati delle attività di monitoraggio, la formazione sulle metodologie più efficaci, lo scambio di buone pratiche e la promozione delle attività di raccolta dati con il coinvolgimento dei cittadini.
Il programma della sesta edizione del Festival (scaricabile QUI) prevede, dopo l’apertura ufficiale con i saluti istituzionali, la prima parte di un workshop dedicato alla produzione dell’idromele, la bevanda alcolica più antica del mondo fatta solo con acqua, miele e lieviti. Docente del workshop sarà il dott. Piotr Medrzycki del CREA di Bologna. La seconda parte del workshop si svolgerò la mattina del 4 agosto e si concluderà con una degustazione di idromeli. Altro evento importante sarà il “bioblitz” con i ricercatori delle Università di Pisa, Firenze e Bologna e della Fondazione Edmund Mach, che si svolgerà il 2 agosto a Campo Imperatore (prenotazione obbligatoria), sarà l’occasione per una dimostrazione pratica su come tutti i comuni cittadini potrebbero contribuire al monitoraggio dei diversi insetti impollinatori presenti nel nostro Paese.
Una novità della sesta edizione saranno le serate nel paese di Montebello di Bertona che, in collaborazione con la locale Pro loco, prevedono due attività. Il 2 agosto, alle 21:30, lo show degli Yo Yo Mundi “Il mondo è una palla pelosa”, spettacolo di canzoni con protagonisti animali e insetti, intervallate da brevi letture su temi ambientali; protagonisti gli artisti Paolo Enrico Archetti Maestri e Simone Lombardo. La sera del 3 agosto, sempre alle 21:30, Montebello ospiterà la proiezione del film documentario Honeyland di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov, affascinante e intensa pellicola prodotta nella Macedonia del Nord nel 2019 che affronta, con il linguaggio della poesia e del racconto, le tematiche che da sempre sono al centro del Bee Natural Festival. A conclusione della proiezione ci sarà una conversazione con Paolo Fontana. Il programma del Festival prevede inoltre numerose attività per le bambine e i bambini.
Il Bee Natural Festival è un evento nato spontaneamente e dal basso con la volontà di offrire un’occasione di incontro tra quanti hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori. Ideatori di questo evento sono stati i soci dell’Associazione “Montanari Bertoniani” di Montebello di Bertona, Bioapi e World Biodiversity Association. La sesta edizione del Bee Natural Festival è realizzata grazie ai contributi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, del Comune di Montebello di Bertona, del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, della Bio Cantina Orsogna e del WWF Italia.
Le attività del Festival sono tutte gratuite, con iscrizione obbligatoria contattando il numero 339.1462315 o a questo link.
L’evento potrà essere seguito anche online su questa pagina Facebook.