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La lunga estate di Catarsini

Come puntualmente ogni estate, l’ultimo sabato di luglio, alla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 si fa festa. Nel pomeriggio di sabato 27 luglio – dalle 16 alle 19 – i locali della Fondazione presieduta da Elena Martinelli saranno straordinariamente aperti al pubblico e a ingresso libero, per vedere da vicino le opere dell’Artista che ha attraversato tutto il Novecento, che ha conosciuto Amedeo Modigliani a Parigi, che ha partecipato a tre edizioni della Biennale d’arte di Venezia e che era amico di tanti artisti e letterati, da Nomellini a Carrà, da Moses-Levy a Viani, da Pea a Ungaretti.

Presso la sede di Via Palermo 4, a Viareggio, si potranno ammirare tante opere dipinte tra gli anni ‘20 e gli anni ‘90 del Novecento e ascoltare tante storie sul Catarsini pittore, nonché scrittore e insegnante.

Grafica Divina

Ma quella del 2024 è una “lunga estate di Catarsini”, diffusa in varie sedi, alcune in Toscana, altre fuori regione.

Oltre che presso la Fondazione che porta il suo nome, le sue opere possono essere ammirate – negli orari e nelle modalità indicate luogo per luogo – nelle dieci sedi delle otto tappe del “Cammino I luoghi di Catarsini” che abbraccia Lucchesia e Versilia, ovvero: Palazzo Orsetti a Lucca, la Chiesa di San Tommaso Apostolo a Castagnori (Lucca), Chiesa di San Martino Vescovo a San Martino in Freddana (Pescaglia), Municipio e Museo d’arte sacra a Camaiore, lo Spazio arte della Banca della Versilia, Lunigiana e Garfagnana e l’Istituto Stagio Stagi di Pietrasanta, Villa Bertelli a Forte dei Marmi, la Biblioteca Civica Guglielmo Marconi e la Villa Museo Paolina Bonaparte di Viareggio, l’Antico Opificio la Brilla a Massarosa. Presso ognuna delle suddette sedi è visionabile il grande totem a cura della Fondazione Catarsini grazie al quale, attraverso una serie di Codici QR, si possono ottenere informazioni relative agli aspetti culturali del luogo dove ci si trova.

Inoltre vi sono reinterpretazioni tattili di alcune opere di Catarsini anche presso i laboratori esperienziali per ciechi e ipovedenti presso Palazzo Orsetti di Lucca, il Liceo Russoli di Pisa e a Villa Bertelli di Forte dei Marmi.

A tutto ciò si aggiungono due occasioni per ammirare opere di Catarsini fuori dalla Toscana, ovvero la mostra Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina – antologica negli spazi di Villa Mirabella, all’interno del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS), curata da Rodolfo Bona, con 54 opere dell’Artista versiliese – e l’esposizione de Il grano della bonifica lucchese – la grande tela (cm 233 x 300) che Catarsini realizzò nel 1940 per partecipare alla seconda delle tre edizioni del “Premio Cremona”, e che fino al 1° settembre si potrà ammirare al MART di Rovereto, nell’ambito dell’esposizione temporanea “Arte e fascismo” curata di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari.

Da segnalare, infine, che presso la stessa sede della Fondazione Catarsini di Viareggio sono disponibili cataloghi di mostre e varie pubblicazioni realizzate negli ultimi quattro anni, tra le quali il romanzo dello stesso artista-scrittore Giorni neri, la cui prima edizione fu pubblicata nel 1969 (e la seconda nel 2021 edita da La nave di Teseo) e che si ispira alla terribile estate di 80 anni fa, del 1944, quando Catarsini insieme a tanti altri concittadini fu sfollato da Viareggio e quando Versilia e Lucchesia furono purtroppo teatro di orribili stragi di innocenti.

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