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Relazione denti-cervello ce ne parla il dott. Michele Antonio Lopez

Denti e cervello hanno una relazione parola del dott. Michele Antonio Lopez.

La salute orale e quella del cervello sono più legate di quanto si possa pensare. A spiegare questa inaspettata e meno conosciuta connessione, in occasione del World Brain Day (22 luglio), sono Straumann Group – leader globale in implantologia e nelle soluzioni ortodontiche che ripristinano il sorriso e la fiducia – e il dottor Michele Antonio Lopez, medico chirurgo specialista in odontostomatologia e professore presso la scuola di specializzazione in chirurgia orale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Gli esperti hanno raccolto tutto ciò che c’è da sapere sul tema in una breve guida informativa.

Grafica Divina

Una cattiva igiene orale può avere profonde implicazioni sul benessere neurologico: l’infiammazione cronica derivante da una scarsa cura della bocca orale può infatti portare a effetti sistemici, influenzando potenzialmente la salute del cervello per via della diffusione di batteri attraverso il flusso sanguigno.

Un meccanismo infiammatorio cronico può essere precursore di alcune condizioni, come gli ascessi cerebrali.   

La salute della bocca ha un ruolo rilevante anche per ulteriori aree neurologiche: l’abitudine di lavarsi i denti tre o più volte al giorno è stata associata a un minor rischio di ictus.  Alcune ricerche, infatti, hanno dimostrato che prevenire la malattia parodontale può ridurre l’incidenza di ictus. La parodontite o la scarsa igiene orale possono effettivamente portare a infezioni locali, infiammazioni e reazioni infiammatorie sistemiche, che sono importanti mediatori dello sviluppo di apoplessia. 

Ulteriori studi hanno suggerito inoltre una correlazione tra una scarsa salute orale e un aumento dell’incidenza di fratture vertebrali, a causa dell’infiammazione orale cronica che funge da porta d’ingresso per varie infezioni. Infine, uno studio recente ha rilevato che una buona igiene orale può ridurre significativamente il rischio di cancro alla testa e al collo.

I problemi dentali e una scarsa igiene orale sono stati collegati anche a deficit cognitivi e demenza, di cui in Italia soffrono circa 1 milione di persone. L’interazione tra una funzione orale compromessa e il declino cognitivo suggerisce una relazione in cui una salute orale non ottimale (ad esempio, con la formazione di gengivite, carie, o perdita dei denti) viene associata ad un aumento del rischio di sviluppare deterioramento cognitivo e demenza. Più nello specifico, il microbiota orale – ovvero la popolazione complessiva di microorganismi presenti nel cavo orale – può influenzare il rischio di insorgenza del morbo di Alzheimer, al settimo posto tra le cause di morte nel mondo. 

Considerando il ruolo rilevante della salute orale anche per una migliore funzione cerebrale e quindi per una migliore salute complessiva, gli esperti hanno stilato cinque raccomandazioni e informazioni utili: mantenere una buona igiene orale, prestare attenzione a masticazione e salivazione, idratarsi con costanza, valutare test genetici per la parodontite, imparare a riconoscere i campanelli di allarme come sanguinamenti, alito cattivo, parodontite , problemi gengivali o perdita ossea.

Consigli assolutamente da ascoltare. 

Articolo di Ugo Negrini

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