Le richieste dei rappresentanti degli studenti universitari sono forti e chiare: è giunta l’ora che gli Atenei rendano pubblici i finanziamenti da parte delle aziende Oil&Gas e soprattutto, prevedano piani di decarbonizzazione delle loro attività di didattica e ricerca.
È quanto emerge dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari nell’ultima seduta del 12 Aprile: i flussi finanziari devono essere coerenti con un percorso che conduca alla eliminazione dei gas a effetto serra e resiliente al clima, nonché all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come stabilito dall’ Accordo di Parigi: e il mondo della ricerca non può e non deve esserne esente, ma promotore. Con la crisi climatica in atto, le Università pubbliche devono essere pienamente allineate con gli impegni di transizione energetica e decarbonizzazione che lo Stato ha sottoscritto tramite gli accordi Internazionali: non ultima, la decisione assunta alla COP28 di Dubai in cui tutti gli Stati hanno convenuto di includere nei prossimi impegni nazionali la “transizione fuori dai combustibili fossili presenti nei sistemi energetici così da raggiungere le emissioni zero nette entro il 2050”. L’approvazione unanime della mozione da parte di tutti i rappresentanti del Consiglio degli Studenti Universitari è un’ulteriore dimostrazione dell’importanza e della trasversalità della richiesta.
Secondo un recente sondaggio su Giovani e Clima realizzato da EMG Different per il WWF, 8 giovani su 10 si dichiarano preoccupati dal cambiamento climatico. Inoltre, più del 70% degli intervistati auspica che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando. Non è un caso, quindi, che proprio i giovani richiedano alle Istituzioni di intraprendere azioni nette contro la principale minaccia al loro e al nostro futuro, ovvero i combustibili fossili.
“La mozione approvata oggi all’unanimità, che abbiamo scritto e presentato raccogliendo l’invito del WWF Italia – sottolinea il Presidente della Commissione Ambiente del CNSU Luca Torlai – mira ad attirare l’attenzione del Ministero e di tutti gli Atenei di Italia su una questione non più rimandabile, ovvero la conformità delle iniziative intraprese dal mondo dell’Università, con gli impegni di decarbonizzazione presi dall’Italia per la necessaria transizione energetica ed ecologica. L’opinione di noi studenti è molto chiara: gli Atenei devono impegnarsi a rendere pubblici i flussi finanziari da parte delle aziende, in particolare del settore Oil&Gas, e soprattutto predisporre al più presto dei piani strategici per l’eliminazione di questi finanziamenti, anche convertendoli e reindirizzandoli in progetti connessi allo sviluppo e all’innovazione legati alle fonti rinnovabili. Infine, le richieste rappresentate nella mozione vogliono provare a dare una risposta ai tantissimi giovani per i quali l’impegno ambientale costituisce un importante discrimine nella scelta del proprio ateneo.”
Il WWF Italia, supporta quest’iniziativa studentesca ed è pronto a sostenerla nei futuri passi, con l’auspicio che le istituzioni universitarie, nazionali e dei singoli Atenei, insieme a tutte le componenti accademiche, colgano l’opportunità per costruire un futuro senza combustibili foss