25 anni di “La Milanesiana”. È giunta quest’anno alla sua 25esima edizione questa manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi che prenderà il via il 20 maggio per concludersi il 9 agosto con oltre settanta appuntamenti in venticinque diverse città.
Un lungo viaggio che partirà da Milano e terminerà a St. Moritz unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport, Fumetto.
È il format itinerante che dal suo esordio nell’anno 2000 si è affermato in tutta Italia e fa dialogare fra di loro le diverse discipline per il tramite di un tema come filo conduttore. La rassegna ha accolto negli anni ospiti internazionali da premi Nobel per la letteratura o per la scienza a premi Oscar del cinema, da attori di teatro a cantanti, musicisti, registi filosofi, sportivi e artisti per condividere col pubblico passioni, esperienze, conoscenze e scoprire la bellezza e la ricchezza delle arti.
Quest’anno la Milanesiana affronta la Timidezza (e i suoi contrari); tema che farà da filo conduttore e caratterizzerà l’intera edizione. Sarà l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione; che non è proprio ciò che ama a timidezza. La timidezza ama la pace che non è il sentimento predominante di questi tempi.
Le guerre, infatti, uno degli argomenti portanti di questa edizione con le voci di chi racconta la tragedia israeliana e quella palestinese: Eshkol Nevo (7 giugno a Milano), Adania Shibli (31 luglio a Milano), Bernard-Henri Lévy (9 agosto nella tappa finale di St. Moritz). Il secondo argomento portante sarà il rapporto uomo/natura e in particolare con l’acqua. La bellezza ma anche la fragilità della natura; tema che dovrebbe farci riflettere! Il Premio Nobel per la Letteratura Jon Fosse (5 giugno a Milano) infatti sarà il ponte ideale fra il tema della Timidezza e quello della Natura e dell’Acqua.
La 25esima edizione della Milanesiana dedicata alla Timidezza (e i suoi contrari) si aprirà non a caso con la scrittrice, poetessa, saggista, Anne Carson, la cui opera “Autobiografia del Rosso” (pubblicata proprio 25 anni fa in Italia) incarna il tema di quest’anno, con il suo protagonista Gerione intimidito dal mondo e dalla natura (a Milano il 20 maggio). E poi la rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce, con grazia, in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.
Oltre alla consegna del Premio ad Anne Carson, a Laura Morante, Paolo Fresu, Mathieu Belezi, Antonio Rezza, Flavia Mastrella e Andrea Moro anche quest’anno la rassegna ospiterà 9+1 mostre in tutta Italia. E un omaggio speciale alla rosa dipinta da Battiato: “25 rose per 25 anni di Milanesiana”.
Il programma è ricchissimo, i nomi sono tanti e di grosso calibro per ogni disciplina. Impossibile citarli tutti ma sicuramente sarà anche quest’anno, anzi a maggior ragione, un’edizione strabiliante che saprà catturare l’attenzione di un pubblico sempre più numeroso, sia per argomenti, sia per gli ospiti, sia per intrattenimento.
Articolo di: Ugo Negrini