Giovanni Scifoni è “Fra San Francesco Superstar”. Il titolo completo di questo testo è più esattamente “FRA SAN FRANCESCO LA SUPERSTAR DEL MEDIOEVO”. Un testo che esalta le doti quasi teatrali e di grande artista di San Francesco e Giovanni Scifoni, attore brillante, vulcanico e coinvolgente è l’autore e il giusto interprete che da vita alla figura del Santo.
Lo spettacolo sarà in scena al teatro Carcano di Milano a partire da martedì prossimo 16 gennaio e vi rimarrà fino al 21 gennaio.
È un monologo che percorre la vita del Santo e mette in risalto il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni sua forma. Nessuno ha più raccontato Dio con la stessa creatività di Francesco. Le sue prediche erano vere e proprie performances teatrali. Francesco improvvisava, giocava con gli elementi della natura, gesticolava, utilizzava il nudo il proprio corpo perfino la malattia per stravolgere l’aspetto buio della vita e infondere al contrario un senso di gioia e di bellezza. Francesco giocava con gli elementi della natura, citava in francese brani della chanson de geste stravolgendone il senso. Francesco incantava, sapeva far ridere, piangere, cantare e ballare utilizzava perfino il proprio dolore fisico, il mutismo e continuava insistentemente a cantare la bellezza. Cantava la bellezza di frate sole anche quando era ormai cieco e devastato dalla malattia.
Dalla predica ai porci fino alla composizione del cantico delle creature; primo componimento lirico in volgare italiano, al Prsepe di Greccio. Grande invenzione di Francesco! E Giovanni Scifoni ha saputo cogliere questo aspetto forse un po’ folle ma di grande leggerezza della personalità di Francesco in cui lui stesso si rispecchia sia come persona sia come attore.
Poi il gran finale – descrive Scifoni- “Il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare. E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali”!
“Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me”! Così ha dichiarato molto modestamente Giovanni Scifoni anche se non è vero. Invece Scifoni sa benissimo recitare, cantare, ballare suonare e anche disegnare. Giovanni è un abile e seducente affabulatore. E’ in grado di trattare temi importanti, di un certo rilievo con semplicità e con divertimento; come Francesco!! Ecco perchè questo ruolo è adattissimo per lui. Divertirsi in prima persona in questo lavoro equivale a regalare autentico divertimento al pubblico. E il risultato è perfetto!!.
Fra Francesco di Scifoni è lontano dalle grandiose immagini cinematigrafiche solenni ed iconiche a cui siamo stati abituati. E’ un San Francesco più umano, dotato di grande leggerezza, a volte fragile e perfino confuso; un visionario però capace di un enorme potere persuasivo.
E poi c’è il tema musicale, laudi medievali, strumenti antichi fino ad arrivare alla musica techno attraverso abili variazioni .
“Il risultato di così tanto lavoro è uno spettacolo, credo, unico nel suo genere, pieno di invenzioni narrative, musicali e sceniche per onorare il nostro formidabile santo che si chiamava Giovanni come Scifoni e Francesco come me. Non potevamo che farlo insieme”. Cosi ha scritto il regista Francesco Ferdinando Brandi nelle sue note.
Sicuramente uno spettacolo da non perdere!
Articolo di Ugo Negrini