Home Da preservare Svezzamento del gattino: quali sono le giuste porzioni e quantità di cibo

Svezzamento del gattino: quali sono le giuste porzioni e quantità di cibo

Svezzamento del gattino: quali sono le giuste porzioni e quantità di cibo

È difficile dare un’unica risposta quando la domanda è: quanto deve mangiare un gattino? Ci sono tante variabili che andrebbero prese in considerazione, infatti, per assicurare al cucciolo il corretto apporto dei nutrienti essenziali alla crescita: dalla razza a quante settimane di vita ha, se sia un gatto arrivato a casa dopo lo svezzamento o ritrovato o adottato invece prima del termine dell’allattamento. Il consiglio migliore è sicuramente quello di rivolgersi al proprio Medico Veterinario di fiducia per ricevere indicazioni personalizzate su come nutrire in maniera corretta il gattino. Quelle che seguono sono delle dritte generali che possono essere d’aiuto soprattutto a chi, per la prima volta, si ritrovi a dare da mangiare a un gattino di poche settimane o di pochi mesi.

Foto di Tobias su unsplash
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Quanto deve mangiare un gattino? Ecco qualche consiglio utile

La prima cosa essenziale da capire è se il gatto abbia più o meno di quattro settimane: per il primo mese di vita, infatti, il gattino dovrebbe essere alimentato esclusivamente tramite allattamento materno. Se mamma gatta è in casa, non ci si dovrebbe preoccupare troppo di quanto spesso e quanto mangia il gattino, ma soltanto assicurare a entrambi un ambiente tranquillo e possibilmente separato da quello in cui mangiano eventuali altri gatti presenti in casa. Se per qualsiasi ragione il cucciolo non può ricevere il latte materno, lo stesso va sostituto con latte in polvere per gattini: in questo caso è più importante accertarsi effettivamente di quanto mangia il gattino. Una formula utile da tenere in mente è quella di un terzo del peso corporeo: un gattino appena nato dovrebbe mangiare una quantità di latte pari a un terzo di quanto pesa, ma è sempre consigliato attenersi alle indicazioni specifiche del Medico Veterinario e alle dosi indicate sull’etichetta dei prodotti pet con formule specifiche per i primi mesi.

Grafica Divina
Foto di Dimitar Krastev su unsplash
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Svezzamento del gattino

Dopo le quattro settimane, né il latte materno, né il latte artificiale per gattini bastano più per assicurare proteine, grassi e altri nutrienti di cui il gatto ha bisogno per crescere: si deve gradualmente passare ad un’alimentazione da gatto adulto. Il consiglio è di partire da cibo umido o reidratato o, meglio ancora, da alimenti per lo svezzamento del gatto: in commercio se ne trovano formule specifiche che tengono conto di quante settimane ha il cucciolo. L’alimentazione di un gattino di due mesi e quella di un gattino di quattro mesi sono molto diverse, del resto, sia per frequenza e sia per dosaggio dei pasti: i gattini appena nati hanno uno stomaco molto piccolo e sono in grado di digerire per questo solo quantità molto limitate di cibo, infatti, e per questo è consigliabile dividere il cibo in porzioni più piccole – fino a quindici – da proporre più volte durante la giornata; man mano che il gatto cresce si possono aumentare le porzioni e ridurre la frequenza dei pasti, tenendo conto anche del fatto che avrà più bisogno di energia per le normali attività quotidiane.

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