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Enrico Giaretta si racconta

Oggi incontriamo il “cantaviatore” Enrico Giaretta, un pianista e cantautore di fama internazionale. Per circa 23 anni ha lavorato al fianco del maestro Franco Califano e vanta di una serie di collaborazioni con artisti di spicco come Pharrell Williams e Paolo Conte. Ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Enrico, è un piacere poterti fare qualche domanda! Com’è nata la collaborazione con Vincenzo Mollica? 

Grafica Divina

Ciao Elena, un piacere mio risponderti! Ho conosciuto Vincenzo Mollica 15 anni fa, quando da Los Angeles mi chiamò, senza conoscermi e senza nessuna “segnalazione”, dicendo che aveva ricevuto il mio materiale e che se ne sarebbe occupato perché gli piaceva molto. Al ritorno dagli Oscar, mi ritrovai senza preavviso, al TG1 con un servizio fantastico in cui parlava di me e del mio album. Dopo anni, mi ritrovo vicino Bergamo con lui e sua moglie, a parlare di questo fantastico spettacolo. La mia idea artistica è piaciuta molto e mi sono quindi aggiudicato un posto sul palco, direi con un pezzo di storia del giornalismo italiano. Il tutto partirà dal mese di gennaio, a Roma, poi Milano e, successivamente, speriamo di proseguire perché lo spettacolo è bellissimo, e Vincenzo, un mito. Sono un uomo fortunato. 

Hai curato le musiche e le sonorizzazioni dello spettacolo “L’arte di non vedere” e ti esibirai live nelle due date di Roma e Milano, come ti senti? 

Mi sento molto emozionato, ed in una situazione del genere, puoi confermare quello che hai costruito in 30 anni di musica, o distruggere tutto…Sono terrorizzato! Emozionato non rende bene l’idea. 

Sei un artista che vanta una carriera musicale ricca di soddisfazioni, quali sono state le esperienze più emozionanti per te durante tutto il tuo percorso?

Sicuramente i 15 anni di convivenza con Franco Califano. Ho investito molto tempo in cui non mi dedicavo alla mia carriera ma alla sua sia dal punto di vista artistico musicale che di gestione di un uomo “ camion” come recita un brano di Paolo Conte. Ad oggi però, posso vantare di aver vissuto 3 vite, (lo diceva sempre il Maestro) come aver conseguito 2 lauree, potrei scrivere un libro o fare un film…vero. A volte in tv si vedono cose che raccontano di Califano che non rispecchiano la realtò ma solo quello che si vuole far credere o vedere. Io e qualche altro fortunato, c’ero. La notte, il giorno, nei viaggi infiniti in auto, nelle cene, nei dopocena, nei rapporti a volte burrascosi con manager e discografici, o altro che non posso raccontare.

Dicono che il primo amore non si scorda mai…Califano diceva il contrario. A questo punto vorrei dire che l’esperienza più emozionante è questa, che sto vivendo con Vincenzo Mollica. Mi tratta come se fossi un vero artista. Penso che sia uno tra i più grandi professionisti che abbia mai incontrato. È riuscito a farmi innamorare di nuovo, così come Califano riuscì 30 anni fa.

Ad ogni modo direi che esperienze ne ho fatte molte, ma dopo queste, tutto il resto è noia.

Vorrei dedicarmi al mio nuovo disco di canzoni, ne ho già scritte molte, circa 20 brani, ne selezionerò una decina, con una band d’eccezione (per ora segreta) e vorrei portare in giro un piccolo spettacolo fatto di canzoni e di racconti. 

In parallelo, non mi annoio, volo su un boeing 737 di Poste Italiane, trasportando merce, anche se a me piace pensare che trasporto anche qualche lettera d’amore…e,probabilmente, è in parte probabile. 

Firmo sound, note e musiche per i più grandi brand italiani con un’agenzia di persone fantastiche, Inarea Identity Design e un giorno potrei anche decidere di portare in teatro tutte queste musiche, e di conseguenza la storia ed i valori di questi brand. Nel frattempo, dedico anima e corpo alla mia famiglia. Mia moglie Carmela (proprio Califano ci ha sposati in chiesa), mio figlio Nicolas (nome scelto sempre da Califano) e Lorenzo, il mio cane Teo…suoceri, amici…per me la famiglia è la cosa fondamentale, è lei che mi da la forza di fare tutto il resto, altrimenti sarei a New York sotto un ponte a suonare jazz…

Grazie Enrico Giaretta per questa chiacchierata!

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