La strana coppia revival con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. Sono Oscar (Guidi) e Felix (Ingrassia) i protagonisti di questo classico di Neil Simon in scena fino al 3 dicembre al teatro Manzoni di Milano.
Ci è stato suggerito di porre molta attenzione alla parola “revival” sotto il titolo in cartellone per porre fine ad ogni e qualsiasi dubbio o polemica che possa generare disinteresse o disattenzione nel pubblico o dare adito al solito “déjà vu” in merito a questo allestimento. Revival sta infatti a significare che il testo è e rimane lo stesso e che nulla è cambiato se non i protagonisti, che non c’è una nuova versione riveduta e corretta per fare breccia sul pubblico. Revival è una sorta di “Come eravamo” (se si vuole), dove il pubblico (se vuole), torna a teatro e siede in platea sapendo bene cosa si aspetta, sapendo cosa gli viene proposto, col solo scopo di divertirsi, di rendere omaggio ad un grande autore o a chi lo interpreta in quel momento, ben conoscendo la natura della rappresentazione.
La strana coppia
E si direbbe che anche in questa occasione, sia l’autore, sia i bravissimi interpreti, sia l’ambientazione hanno ancora una volta fatto centro!! Questo è anche il risultato di un clima di assolta goliardia, di coesione di condivisione che regna in questa compagnia. Grande amicizia, a partire dai protagonisti- Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia- due professionisti figli d’arte perfettamente padroni del palcoscenico, per finire con chi ha un ruolo secondario come le sorelle Pigeon ad esempio (Claudia Tosoni e Federica De Benedettis) che in realtà non è meno importante!
Curiosità: le sorelle infatti la cui entrata in scena è solo nel terzo atto hanno in realtà il compito di sviluppare e accendere l’adrenalina nell’atto finale della commedia. Le sorelle Pigeon non appaiono nella prima stesura del testo di Simon, quindi nella sua prima rappresentazione. È solo dopo le critiche di Elliot Norton che commentando la pièce andata in scena al Colonial Theatre di Boston definì l’atto finale privo di adrenalina, che Simon riscrive il testo inserendo questi due personaggi che ancora fanno la differenza contribuendo a dare maggiore successo alla commedia.
In questa edizione la traduzione l’adattamento e la regia sono di Gianluca Guidi. Giuseppe Cantore, Riccardo Graziosi,Rosario Petix e Simone Repetto sono gli altri attori in scena. Tutti molto bravi e divertenti.
La trama è ormai nota. Lo stile di vita, le schermaglie, le due diverse personalità dei due protagonisti; uno disordinato e trasandato, l’altro maniacale e “sterilizzato” sono al centro di questo lavoro, benché la loro frustrazione per essere entrambi stati lasciati dalle rispettive mogli diventa il comune denominatore in base al quale si sviluppa la commedia.
Quindi se propio vogliamo guardare il testo non è poi cosi “vecchio”, così “datato”. In realtà non lo è. Anzi il tema è di grande attualità! Le frustrazioni, le nevrosi dei protagonisti a seguito di un matrimonio fallito, la loro devastazione sono assolutamente al passo con i nostri tempi.
Se si pensa che “La strana coppia” venne rappresentata nel 1965 per la prima volta al Plymouth Theatre di Broadway con gli allora protagonisti Art Carney e Walter Matthau e che ha al suo attivo un numero eccezionale di rappresentazioni teatrali (più di novecento), di versioni, anche cinematografiche, perfino un’edizione italiana per mano di Garinei & Giovannini del 1966; una Sit-Com, tutte con grandi interpreti e di grande successo, vorrà pur significare qualcosa!! Significa che al di là dell’umorismo tipicamente anglosassone della leggerezza del testo tocca argomenti importanti, tuttora validi, attuali, in cui il pubblico si riconosce ed ha il piacere di rivivere, senza stancarsi, per il solo piacere di assistere a un paio di ore di divertimento, di sana spensieratezza e senza troppe pretese intellettuali !!
Articolo di Ugo Negrini
Foto di Luigi Cerati