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LaFlamme ci presenta il suo singolo d’esordio

LaFlamme

Si intitola “Blackout” (distrib. Astralmusic) il singolo d’esordio del cantautore romano LaFlamme, nome d’arte di Riccardo Zecchinelli, in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 6 ottobre. “Blackout” è una canzone che scava profondamente nell’anima, un tributo all’amore incondizionato di un figlio per sua madre.

LaFlamme c’è stato qualche episodio particolare che ti ha fatto sentire il bisogno di scrivere le tue canzoni? Qual è stato il tuo percorso formativo e che cosa ti ha influenzato di più?

Grafica Divina

Ogni canzone che ho scritto è legata a un’esperienza, così come ogni canzone che ho ascoltato mi ha aiutato a viverla, credo infatti che scrivere canzoni sia un do ut des con la vita e con il prossimo. Di certo quando ho cominciato a vivere le esperienze da vicino e da persona più adulta ho iniziato ad avere più necessità di scriverle, anche perché la maggior parte delle volte riesco ad esprimermi soprattutto con la scrittura. Nel mio percorso formativo sono nato con il grande cantautorato italiano, nello scrivere i miei testi ho sempre scavato a fondo la tematica e ciò che mi legasse ad essa così tanto da scriverla, sono molto introspettivo e mi piace giocare con i concetti in maniera profonda. Certo, oggi tutto questo sta cambiando, oggi si usa un linguaggio molto più spiccio e diretto, il che comunque lo trovo interessante perché fa parte dell’evoluzione musicale. E tutto questo sta sicuramente cambiando anche me, senza perdere le mie radici ovviamente.

Sei un cantautore che scrive con molta facilità oppure hai difficoltà a produrre? 

Non è mai facile scrivere una canzone perché bisogna interrogarsi tanto, mettersi a nudo per essere il più coerente possibile con ciò che si scrive. Lo reputo un momento sacro, si è soli con se stessi, con la propria anima.

Hai da poco pubblicato il tuo primo singolo “Blackout”. Cosa ci puoi dire a riguardo?

“Blackout” rappresenta un momento di buio, di profondo smarrimento. Con questa canzone ho voluto far sapere ad una persona che per lei ci sarò sempre perché la amo profondamente.

Quanto è importante per te la credibilità? Cantare cose che rispecchiano la tua personalità sia artistica che vocale?

La credibilità è tutto, il cantautore gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone dato che deve condividere le proprie esperienze per metterle a disposizione degli altri, quindi deve essere un “messaggero” molto attento.

Quanto conta, secondo te, il mondo del web per chi fa musica oggi? Quali sono gli aspetti positivi e negativi?

In questo io sono un po’ boomer. A livello di visibilità è sicuramente molto importante e nel nostro lavoro tutto questo gioca un ruolo fondamentale ma io personalmente non amo il mondo web, così come il mondo social. Trovo, infatti, che a volte la musica venga messa in secondo piano, a discapito di cose più futili e questo ci porta a perdere sia il contatto umano che fisico con le persone. 

Cosa ti auguri per il futuro?

Mi auguro di poter crescere in ambito musicale in modo di poter condividere le mie canzoni e le mie esperienze con quante più persone, vorrei essere d’aiuto, se possibile, a chiunque. La cosa che mi auguro maggiormente però è di continuare a fare questo per il resto della mia vita, indipendentemente dalla portata.

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