Un omaggio al Quartetto Cetra che andrà in scena al Teatro Carcano di Milano dal 24 al 29 ottobre 2023; uno spettacolo entusiasmante che verrà interpretato dai Favete Linguis ossia: Stefano Fresi, Emanuela Fresi e Toni Fornari .
La musica, le canzoni, le indimenticabili parodie dei Cetra vengono riproposte in questo spettacolo da questi tre eccezionali interpreti per rendere un doveroso omaggio a quello che forse è stato il più celebre quartetto della televisione italiana, ma non solo, anche del palcoscenico e che ininterrottamente ha divertito un pubblico di tutte le età, ma di più generazioni in un arco di tempo che va dagli anni 40 agli anni 80.
Un viaggio tra passato e presente, tra malinconia e risate, sulla scia magica di un quartetto diventato leggenda. Lo spettacolo non vuole essere solo un racconto filologico, solo un doveroso tributo o la storia di un gruppo che ha fatto la storia, ma un atto d’amore per ciò che ci ha ispirato; canzoni, sketch, parodie musicali, gag e soprattutto leggerezza, divertimento e amore per il mestiere dell’artista.
I Cetra somo entrati nel dna di un popolo, hanno accompagnato generazione dopo generazione a suon di canzoni indimenticabili. Con loro si respira aria di famiglia. Chi non ha ascoltato le loro canzoni ! Perchè è proprio in famiglia che è nato l’amore dei protagonisti di questo spettacolo per i Cetra; attraverso le loro canzoni ascoltate in passato, forse durante l’infanzia, cantate prima poi modificate, o reinventate. Così ha dichiarato Augusto Fornari regista dello spettacolo: ” Io, mio fratello Toni, Stefano, sua sorella Emanuela, molti anni fa, ascoltavamo le loro canzoni”.
Nelle note di regia dello spettacolo, inoltre, Augusto Fornari ha scritto così : ” Conosci il Quartetto Cetra?” se lo chiedi ad un ventenne scuoterà la testa mettendo la boccuccia a emoticon dispiaciuto. Ma basta canticchiare “Nella vecchia fattoria…” che lui con gli occhi accesi di chi torna all’infanzia risponderà “ia… ia… ò!””. ” Questa è tutta la magia dei Cetra, loro fanno parte della tua vita anche se tu non lo sai. La loro eredità musicale non ha bisogno di essere riconosciuta; c’è e basta!”.
Non credo che ci sia null’altro da aggiungere . Bisogna solo riaprire il libro dei ricordi e ripercorrere mentalmente alcune tappe della nostra vita, dell’ infanzia, o qualche evento specifico per verificare che in qualche modo ricorrono le emozioni, la spensieratezza, il divertimento, la leggerezza, la gioia, che questo quartetto ha sapientemente regalato nel tempo a più generazioni.