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Jacopo Ratini si racconta

Jacopo Ratini ha partecipato a Sanremo nel 2010, ha all’attivo tre dischi, è ideatore del Salotto Bukowski (un reading-musicale tra teatro e canzone, in cui le poesie di Charles Bukowski s’incontrano a livello tematico con gli artisti che hanno reso grande la canzone d’autore italiana) ed è fondatore dell’etichetta musicale “Atmosferica Dischi”. Lo scorso 16 giugno è uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali “Dormire abbracciati”, il suo nuovo singolo. La canzone affronta, in modo ironico ma riflessivo, un argomento scottante e divisivo per molte coppie: dormire abbracciati o separati durante la notte? 

Ciao Jacopo! Il tuo nuovo singolo “Dormire abbracciati” è la fotografia di uno scenario molto reale. Da dove nasce l’esigenza di raccontarlo?

Grafica Divina

La canzone è autobiografica e l’ho scritta perché ho sempre avuto una certa difficoltà a spiegare a chi dormiva con me che per addormentarmi dovevo necessariamente avere a disposizione una parte del letto completamente libera.
I baci, gli abbracci e le carezze prima di dormire ma per riuscire a prendere sonno, zero contatto fisico né invasione di spazio. Perciò, per rendere pubblica questa mia particolare esigenza, ho deciso di condividerla attraverso una canzone.

Come è stato il processo di arrangiamento del brano? Hai avuto le idee chiare sin da subito?

Dormire abbracciati è un brano sostanzialmente ironico, perciò fin dall’inizio ho voluto dargli un mood arrangiativo di tipo catchy, fresco, uptempo. Jacopo Mariotti mi ha dato una grande mano nella produzione, inserendo delle chitarre funk che fanno molto “estate” e una cassa in quattro che fa battere il piede e ti porta inevitabilmente a muoverti o a ballare.

Hai già pubblicato tre dischi, non pensi sia giunta l’ora di pubblicare il quarto? 🙂

In un periodo musicale in cui le canzoni hanno una vita promozionale estremamente breve, ho pensato che, per ora, la via migliore da percorrere sia quella di concentrarmi sull’uscita di un singolo alla volta. In questo modo il pubblico ha il giusto tempo per ascoltarlo, metabolizzarlo ed affezionarsi ad esso. È sicuramente una scelta che ha dei tempi più lunghi e lenti rispetto alla novità di avere subito dieci/dodici brani a disposizione ma in questo modo credo che si riesca ad assaporare meglio ogni singola uscita.

Con quali artisti emergenti italiani vorresti collaborare?

Tra gli artisti della generazione zeta, mi piace molto la scrittura di Fulminacci.
Una canzone insieme a lui sarebbe un bell’esperimento creativo.

Stai preparando nuovi live per il periodo estivo? Sai già dirci dove potremo venire ad ascoltarti?

È da un po’ di tempo che non faccio un concerto con la band e a dire la verità mi è tornata la voglia di riabbracciare il mio pubblico dal vivo. Chissà, magari in autunno organizzerò un live a Roma!?! 😊

Da conoscere Jacopo Ratini!

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