LA CUCINA DEL FIUME, DEL LAGO, DEL MARE (terza parte)
L’ultima cena: no, non quella di Leonardo, ma quella dei nipponici che volontariamente vanno in un ristorante del pesce palla. Il pesce palla può contenere un veleno letale che non lascia scampo.
Ad Atene mi sono rifiutata di mangiare l’aragosta perchè trovo crudele l’immergerla viva nell’acqua bollente per cucinarla. Per la stessa ragione a bordo nave non ho ordinato i tagliolini all’astice!
A Barcellona ho mangiato i gamberi alla catalana con rucola, pomidoro pachino, cipollotto, aceto bianco, sale, peperoncino e olio EVO. A Girona, altra città della Catalonia, ho mangiato la “Paella de mariscos”; cioè frutti di mare con riso, gamberoni, seppie, calamari, totano, seppioline, cozze, gamberi, peperoni rossi, passata di pomodoro, fagiolini, zafferano, pimento dolce e piccante, olio EVO e sale.
In un ristorante sulla Costa Brava (che si trova nella Catalonia del Nord) ho fatto il bis di cozze alla catalana (cozze, pomodoro, cipollotto fresco, basilico, vino, aceto bianco, sale e peperoncino).
Ricette:
Pomidoro ripieni (un grosso pomodoro di circa 200 grammi a cui viene tagliata la calotta che poi servirà come coperchio, tonno in scatola al naturale, olive nere, cipollotto fresco, sale olio EVO, pepe nero).
zucchine ripiene alla ligure: zucchine brevemente lessate tagliate in due per il lungo e farcite con il seguente composto: tonno in scatola al naturale, acciughe, pinoli, olive nere, pomidoro, cipollotto, sale peperoncino.
Pennette con tonno in bianco (pennette rigate, tonno sott’olio, limone non trattato, menta, prezzemolo, olio EVO, sale).
Insalata di penne al tonno e fagiolini (penne rigate, tonno sott’olio, piccoli pomidoro ciliegia, fagiolini, olive taggiasche, carciofini, basilico, olio EVO, sale e pepe nero).
Penne al tonno finocchietto e zafferano (penne rigate, tonno, finocchietto, pinoli, uvetta, cipollotto, zafferano, peperoncino, briciole di pane, sale e olio EVO).
Pennette tonno e succo d’arancia ( penne rigate, tonno sott’olio, burro, farina, brodo caldo, succo d’arancia e buccia d’arancia grattuggiata).
Peperoni imbottiti (peperoni rossi cotti al forno, acciughe sotto sale, capperi sotto sale, pomodori secchi, olive nere, olio EVO e peperoncino).
Polpette di baccalà fritte (stoccafisso ammollato in acqua per tre giorni, parmigiano reggiano grattugiato, prezzemolo tritato, olio per friggere ).
Il baccalà, declinato in mille ricette, è il simbolo gastronomico del Portogallo. Durante i miei soggiorni in Portogallo ho sempre mangiato questo pesce accompagnato da riso lessato senza alcun condimento.
Baccalà fritto( baccalà dissalato ed infarinato, olio di arachidi, sale e spicchi di lime). Si può accompagnare a patatine fritte.
Baccalà dissalato fritto in una pastella alla birra. Successivamente può essere insaporito da: salsa rubra, ketchup, maionese, salsa tartara, paté di olive verdi, paté di olive nere, paté di salmone, paté di tonno.
Il baccalà è presente in tanti paesi europei. Ogni città, ogni borgo, ogni famiglia ha la sua ricetta per il baccalà fritto. Antichissime ricette che si tramandano di madre in figlia (purtroppo anticamente gli uomini non cucinavano), ogni massaia metteva ingredienti diversi rendendo così infinite le ricette di questo saporitissimo pesce fritto.
Articolo di: Marinella Chiorino
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