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Buon compleanno Arena!

Buon compleanno Arena. È una festa per tutti i sensi, soprattutto per gli occhi, quella che si sta celebrando a Verona in questi giorni.
Il 16 giugno la prima di Aida, di Giuseppe Verdi, in una veste tutta rinnovata per l’occasione, ha sancito il 100° anniversario di Verona Opera Festival.Il pubblico non è stato deluso e ha ricevuto lo spettacolo nello spettacolo: l’apparizione della diva cinematografica Loren tra gli invitati, l’esibizione delle Frecce Tricolore, due prima consecutive di cui una mandata in mondovisione con ascolti record che ha visto protagonista assoluta la stella del canto, attesissima,  Anna Netrebko. E prima ancora di entrare nel vivo dello spettacolo, polemiche su polemiche ad arricchire questo lieto evento.

Stefano Poda, il regista della messa in scena della discordia, fa esattamente ciò che più serve a un luogo sacro e quindi ingombrante, come il più grande teatro a cielo aperto mai esistito, ovvero riempirlo. Esaltarlo di elementi scenici composti prevalentemente da giochi di luci e ombre tessuti perfettamente alle movenze ed ingombri degli artisti e dei figuranti.Niente piramidi, elefanti o altri elementi esotici che possano rimandarci all’antico Egitto. Aida a Verona, è oggi più che mai una storia di amore e guerra senza tempo. Una visione che vuole parlare a tutti, soprattutto un pubblico non abituato alle grandi sale operistiche , un pubblico che oltre a sentire addosso la musica, possa vivere e vestire lo sguardo di quella bellezza estetica così formale e semplice al tempo stesso, da riuscire nella grande impresa di far dialogare i fasti dell’antico passato, con la nostra modernità ormai quasi sorpassata da qualcosa che rincorriamo e che non sappiamo neppure noi. L’arena è un grande abbraccio che il regista scalda con una grande quantità di mimi che attraverso gesti ripetuti e perfettamente coordinati, riesce a dare senso e forma alle più bei ballabili verdiani.
Aida c’è ed è viva più che mai con buona pace dei criticoni. Uno spettacolo che si afferma più visivo che sonoro e che merita di essere giudicato dal vivo anche se non cedere alle lusinghe della televisione, di una diretta nazional-popolare, diventa difficile.

Grafica Divina

Il pubblico dopo una serata piena e stranamente non troppo calda passata dentro alla pietra rosa, acclama soddisfatto e saluta l’ottimo cast diretto dal musicalissimo Marco Armiliato. Grande ovazione per tutti, in particolar modo per Maria José Siri (Aida), Yusif Eyvazov (Radamès), Olesya Petrova (Amneris).Completano il cast della serata del 17 giugno: Simon Lim (il re), Michele Pertusi (Ramfis), Roman Burdenko (Amonasro), Riccardo Rados (un messaggero) e Francesca Maionchi (Una sacerdotessa).
Il festival vedrà in scena Aida fino al 23 agosto 2023.Le prossime prime in Arena sono Carmen e Barbiere di Siviglia, rispettivamente il 23 e 24 giugno.

Buon compleanno Arena|

Articolodi: Susanna Alberghini

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