L’evento C’è vita oltre il lavoro promette una giornata di riflessione e dibattito sulla condizione umana e sulle dinamiche sociali contemporanee, mettendo al centro un ripensamento radicale del lavoro. Con un programma ricco di interventi, dialoghi e performance, questo evento offre un’opportunità unica per esplorare temi profondi e stimolanti, per riconsegnare alla vita il senso perduto. In un mondo ogni giorno più accelerato, in cui i rapporti sono sempre più mediati dal digitale e i legami si indeboliscono a causa del venire meno di quelle narrazioni e ritualità che stanno alla base di ogni comunità, diventa sempre più importante aprire dibattiti attorno al bene comune.
L’evento C’è vita oltre il lavoro si propone di stimolare il pubblico a riflettere, ad approfondire le proprie convinzioni e a considerare nuove prospettive sulla società, la tecnologia, la spiritualità e la resistenza.
IL PROGRAMMA
La serata si aprirà con l’intervento di Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi fondatori di Tlon, che si interrogheranno sulle motivazioni che spingono gli individui a lavorare così tanto: Cosa ci aspettiamo in cambio dal lavoro? Davvero il lavoro ci rende liberi e ci nobilita? Come ripensare le nostre vite?
La politica e saggista Viola Carofalo poi affronterà il tema “Ma quale lavoro?”, analizzando criticamente il significato del lavoro nell’attuale contesto societario e i suoi effetti sul benessere individuale.
A seguire, il filosofo e psicoanalista argentino Miguel Benasayag,in dialogo con Andrea Colamedici, esplorerà il concetto di resistenza offrendo delle “istruzioni per l’uso” su come affrontare le dinamiche oppressive e promuovere il cambiamento sociale.
La sociologa, ricercatrice e docente universitaria Francesca Coin invece, a partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori soprattutto in Italia, analizzerà le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, le “grandi dimissioni”, per mostrare come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.
Il teologo Vito Mancuso focalizzerà il suo intervento su Nietzsche, aprendo la discussione sulle idee filosofiche del pensatore tedesco e sul loro impatto sulla società e sull’individuo contemporanei.
La serata proseguirà con alcuni esponenti del gruppo Ultima Generazione, che dialogheranno di “Disobbedienza civile” offrendo una panoramica sul potere dell’azione collettiva nella lotta per i diritti e il cambiamento sociale insieme a Sarah Victoria Barberis, Jennifer Guerra e Lorenzo Gasparrini che esploreranno la potenza dell’attivismo e le sue possibilità per il cambiamento sociale, gettando luce sulle strategie per affrontare le sfide contemporanee.
Giovanni Truppi, a partire dal suo ultimo disco “Infinite possibilità per esseri finiti”, accompagnerà il pubblico a riflettere sulle scelte individuali e sulle opportunità che ogni individuo può creare nella propria vita.
In chiusura Antonio Casilli, professore al Paris Institute of Technology ed esperto di sociologia digitale, presenterà uno speech online con cui analizzerà in modo critico il nuovo capitalismo digitale e le sue implicazioni sulla nostra vita quotidiana.
La serata culminerà con “Messa per la fine del mondo”, concerto di N.A.I.P. e Andrea Colamedici, in cui i due trasformeranno in chiave elettronica i canti liturgici, per celebrare la fine di un modo svilente e vetusto di considerare il lavoro e la vita.
Monk, via Giuseppe Mirri, 35 Roma
Orario: Dalle 18:30 alle 23:30
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: www.tlon.it/machi
L’evento è realizzato in collaborazione con Scuola Holden, Scomodo e Monk