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Francesco Maria Gallo ci racconta Orlando Opera Rock

Francesco Maria Gallo torna sulle scene musicali con il suo ultimo album dal titolo: “Orlando Opera Rock”  un concept album che narra la storia dell’umanità attraverso un lavoro di sovrascrittura in chiave rock dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf. L’album è composto da 13 tracce ed è caratterizzato dall’unione tra le sonorità tipiche del rock e del progressive e la drammaticità dell’opera letteraria.

Quali sono state le sfide più grandi che hai incontrato nella creazione dell’album “ORLANDO OPERA ROCK”?

Grafica Divina

Ci sono state numerose sfide che ho dovuto affrontare durante il processo di creazione di questo album. Ho scoperto il romanzo “Orlando” di Virginia Woolf negli anni ’80 e mi ha dato modo di riflettere sul mio passato e sulla mia vita futura. Mi ha colpito l’autonomia di pensiero della scrittrice riguardo alla politica imperiale inglese e le gabbie di genere della società vittoriana. La scrittura di Woolf travolge per eccesso di pienezza e di umanità, e in ultima analisi, l’androginia è la ricchezza di un libero pensiero che prende forma attraverso l’atto creativo. Da qui nasce la sfida di un mio viaggio onirico-musicale che mi ha condotto naturalmente alla scrittura rock. Durante il percorso, ho realizzato di essere in procinto di scrivere un concept album con un forte elemento narrativo. 

Inoltre, ho dovuto affrontare la difficoltà di scrivere i testi, voglio dire di raccontare il viaggio di Orlando come lo ho immaginato nella mia sovrascrittura concettuale. Orlando Opera Rock è un concept album che racconta la storia dell’umanità attraverso 13 canzoni rock e progressive. Ogni canzone rappresenta una parte del viaggio di Orlando attraverso la storia.
Si parte dall’Overture alla corte di Elisabetta I e si prosegue con la storia di personaggi come Maria Maddalena e Gesù di Nazareth, la lotta per l’indipendenza del Kenya, la rivolta giovanile degli anni ’70 in Italia, il delitto Ambrosoli, l’esplosione di una bomba in una ipotetica cittadina ucraina nel 2022 e l’inno alla libertà delle donne iraniane scritto dalla poetessa Forough Farrokhzad nel 1967. In ogni canzone, Orlando rappresenta la memoria delle vittime e delle tragedie affrontate dall’umanità. 

Come hai scelto le parti del romanzo di Virginia Woolf da utilizzare nel tuo album e in che modo hai modificato o adattato la trama originale?

Del romanzo di Virgina Woolf ho scelto il personaggio “Orlando”, e la metafora del viaggio metafisico nel tempo. Il resto è tutto riscrittura.

Quali sono i tuoi obiettivi artistici per questo album e come speri di raggiungerli?

La verita? Non ho grandi obiettivi. La mia non è musica mainstream e certamente la mia età adulta non mi consente di guardare a traguardi di notorietà. Come si dice in una canzone: “non ho l’età…”, ma ho l’irrefrenabile urgenza di lanciare con il mio rock messaggi che sicuramente qualcuno raccoglierà. Ho comunque una grande soddisfazione, dall’uscita del disco in pochi giorni orlando ha raggiunto più di 20.000 streaming e il cd che uscirà a fine mese in 1000 copie è già esaurito per effetto della prevendita sui miei canali social e sul sito.

Come descriveresti il processo creativo che hai utilizzato per scrivere le canzoni e creare l’album?

Un Trip. Ho davvero viaggiato nel tempo e non sembrava affatto un sogno!

Hai mai pensato di portare il tuo album in tour? In caso contrario, quale sarebbe la tua idea di un possibile spettacolo dal vivo per “ORLANDO OPERA ROCK”?

In questo momento sono impegnato nel tour di Inferno Opera Rock e contestualmente stiamo preparando l’allestimento dello spettacolo Orlando Opera Rock e sarà un trip surreale e matifisico per il pubblico a teatro, così come lo è per Inferno. Ma il tour di Orlando Opera Rock partirà Il prossimo autunno, nel frattempo accanto al cd, uscirà il vinile numerato, un libro dal titolo Orlando, l’opera rock” che ne racconta la storia e che parla del connubio tra Rock e letteratura  e infine prossimamente un film musicale della durata di un’ora che sarà distribuito su Vevo e andrà in proiezione su cinema di nicchia in Italia. 

Da conoscere Francesco Maria Gallo

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