Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori compie 18 anni. Lanciata nell’ambito della Convenzione di Bonn sulla conservazione delle specie di animali selvatici migratori, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione degli uccelli migratori e del loro habitat, l’edizione 2023 si focalizza sull’importanza dell’acqua come risorsa essenziale per la loro sopravvivenza lungo i tragitti di migliaia di chilometri che centinaia di specie compiono dai siti di riproduzione a quelli di svernamento e viceversa: un’impresa epica, compiuta sia da grandi sorvolatori che da specie di pochi grammi di peso, tra mille difficoltà naturali a cui si sommano quelle ben più ardue legate all’uomo: caccia e bracconaggio (ancora diffuso nel nostro Paese, come documentato dal progetto LIFE Swipe), inquinamento da pesticidi, da piombo, ma anche luminoso e acustico; infrastrutture, e cambiamento climatico, che sta causando un anticipo di 10-20 giorni nelle date di partenza di molte specie migratrici. E proprio il cambiamento climatico, che ormai alterna anche nel nostro Paese periodi di prolungata siccità ad improvvise inondazioni, ci ricorda come l’acqua sia un bene fondamentale anche per la nostra specie, da tutelare al meglio a beneficio di tutti. A partire da fiumi, laghi, paludi, stagni, lanche, falde, risorgive, lagune: tutti gli elementi essenziali del “sistema vascolare” che sostenta tanto noi quanto le specie migratrici.
E per ricordarne l’importanza anche quest’anno il WWF, in occasione delle Giornate delle Oasi 2023, organizza decine di eventi per il grande pubblico:
In Lombardia, il 13 maggio si potrà scoprire la bellezza e l’importanza di ambienti ricchi d’acqua a pochi passi da Milano nell’Oasi di Levadina, mentre il 21 il WWF Insubria organizza un’escursione per scoprire l’Oasi WWF del Bassone – Torbiere di Albate (CO) e i suoi stagni, relitti di un’antica torbiera. Il 28 Maggio, presso l’Oasi WWF di Valpredina, esperti ornitologi illustreranno i risultati del lavoro di monitoraggio biennale della migrazione primaverile di rapaci ed altre specie ornitiche in transito nei cieli della zona speciale di conservazione (ZSC) Valpredina – Misma.
In Veneto, il 21 maggio si potranno visitare le Oasi di Cave di Noale (VE), dove cave abbandonate sono state trasformate in un paradiso per gli uccelli acquatici, e l’Oasi della Bora (VR), dove i fiumi e le risorgive che la delimitano danno ospitalità a decine di specie, tra cui il coloratissimo martin pescatore.
In Emilia-Romagna, l’Oasi Fluviale del Molino Grande (BO), pur colpita con forza dalla recente alluvione, apre le sue porte sabato 13 maggio in un’occasione speciale, alla scoperta dell’Oasi e della sua incredibile biodiversità. Domenica 14 maggio, invece si celebrerà la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori con una passeggiata sul crinale tra la Val Taro e la Val Ceno, scrutando i cieli armati di binocoli, cannocchiali e la famosa app iNaturalist, l’applicazione che permette di scoprire la biodiversità.
In Umbria, all’Oasi di Alviano (TR), il 21 maggio si potrà partecipare ad un laboratorio per famiglie. La vita in una goccia d’acqua” per far scoprire la meraviglia del micromondo delle zone umide e la sua importanza nell’equilibrio dell’ecosistema.
In Abruzzo, all’Oasi Lago di Penne (PE) giovedì 11 maggio i partecipanti potranno vivere un’esperienza unica, esplorando il Lago a bordo di una canoa canadese, mentre il 21 maggio sarà la volta dell’Oasi di Serranella (CH), che apre le sue porte per una giornata piena di visite guidate lungo il percorso del greto del fiume che dà vita all’omonimo lago.
In Campania, sempre il 21 maggio si festeggeranno i 20 anni dell’Oasi di Campolattaro (BN) alla scoperta dell’omonimo lago e dei suoi abitanti.
A Policoro, in Basilicata, (MT) il 14 maggio si potrà diventare birdwatcher per un giorno insieme agli esperti dell’Oasi.
In Sicilia, il 13 maggio si potrà scoprire l’avifauna migratrice presso l’Oasi di Capo Rama (PA), con attività di citizen science per grandi e bambini, mentre il 28 maggio sarà la volta dell’Oasi di Lago Preola e Gorghi Tondi, zona di importanza internazionale per l’avifauna migratrice.