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Maia Guarnaccia Molho Chiusi dentro

In libreria dal 12 maggio il nuovo libro di Maia Guarnaccia Molho, scrittore, regista e figlio d’arte che ha sempre vissuto a contatto con la creatività: suo padre Matteo Guarnaccia è stato un grande artista e intellettuale che ha introdotto la cultura psichedelica in Italia, la mamma Renata Molho, è una nota scrittrice e giornalista di moda.

Maia Guarnaccia Molho

Elettra, una giovane donna borghese, single per scelta, affronta la quarantena chiusa in un condominio del centro milanese, scandendo la gelida sospensione dei contatti con il mondo esterno con telefonate fiume e con gli obblighi indifferibili della vita digitale. Mentre all’esterno, la sua Milano mostra un volto banale e inaspettato, “struccato” dalla patina di coolness e di rituali sociali, all’interno del palazzo il piacevole anonimato garantito dalla grande città si trasforma in una intimità forzata con i vicini. Immaginati e temuti come possibili untori, personaggi dalle vite improbabili, giudicati da Elettra in maniera spietata e irridente. L’improvvisa scomparsa della sua gatta, Nilde, l’unico essere vivente per cui prova affetto, scatena una grottesca commedia degli equivoci, un soft thriller dove tutti sono coinvolti loro malgrado. Le ambulanze fanno capolino nel palazzo, così come rider tuttofare e malavitosi che continuano indisturbati i loro affari, ex fidanzati petulanti e parenti assillanti. Tra smart working, chiamate al cellulare e brevi incursioni nella via davanti a casa, Elettra per ritrovare Nilde (rapita? scappata? eliminata?) non esita a mettere in atto le strategie più strampalate e feroci. La casa è un labirinto claustrofobico, assediato, dove tutto è costantemente regolato. Un universo chiuso che la donna riuscirà a violare in modo inaspettato, con la spregiudicatezza tipica della sua educazione borghese.

Grafica Divina

Scrive Guarnaccia Molho: «Questo romanzo è una riflessione sulla solitudine, che diventa sempre più una condizione, quasi una categoria dell’umano. I personaggi di “Chiusi dentro” hanno una notevole occasione per riuscire finalmente a concentrarsi e riflettere su chi realmente sono, anche da chiusi dentro, che in realtà è la chance di aprirsi totalmente senza remore, e mostrare la propria vera anima».

«È la solitudine? L’ansia di un futuro che diventa sempre più nebuloso? Oppure tutto questo accade a causa dell’alimentazione? Della dieta che la sta deteriorando, di giorno in giorno. Cosa che per lei, che è sempre stata molto attenta a tutto quello che ingerisce, sta diventando un serio motivo di preoccupazione. Pensa al cibo avariato di ieri sera. È chiaro che quel genere di incubi le sono venuti per quello. Così come diventa sempre più probabile la teoria che la sua gatta sia scappata a causa delle nefandezze che le cucinava. O meglio che non le cucinava. Le lacrime ricominciano ad annacquarle la vista. Inizia a singhiozzare. Per uscire da questa situazione, come sempre, cerca il proprio telefonino. Per distrarsi. Per comunicare. Per sentirsi viva forse. Ecco la solita chat. Le amiche yogi. Un paio di frasi memorabili di Osho, in un video girato all’interno della sua Rolls Royce sfavillante e il puntuale intervento dello stalker porno. Questa volta il suo contributo verte sul tema del sesso anale. Diversi smile e cuoricini commentano l’intervento. Elettra è disgustata ma allo stesso tempo divertita. Si è distratta. Non piange più. Il diversivo whatsapp ha funzionato. Invia un emoji con il pollice verso. Almeno due amiche le rispondono nel giro di un secondo dicendole che è solo una snob e che dovrebbe riderci sopra»

Maia Guarnaccia Molho è nato a Milano nel 1972 e ha sempre vissuto a contatto con la creatività, suo padre Matteo Guarnaccia è stato un grande artista e intellettuale, introducendo la cultura psichedelica in Italia e sua madre, Renata Molho, è una nota scrittrice e giornalista di moda. Maia Guarnaccia Molho è scrittore, regista, TOP EXECUTIVE NEL SETTORE DEL LUSSO E INTRATTENIMENTO. Ha vissuto a Berlino, San Francisco, Parigi e Londra dove tuttora risiede. Laureato in Filosofia, ha pubblicato: Ottoluno (1998), Maba Ratta (2003), Prove tecniche di redenzione (2008), Umano (2011), per i nostri tipi A un passo (2017) e Solo ritorno (2019). Ha collaborato con Linus con le rubriche “Sarti & Navigatori”, “Tombinologia”e “Scritto Misto”. Come regista ha realizzato la trilogia Demistify presentata dal 2007 al 2009 ai Film Festival di Locarno, Miami, Roma e Lessness nel 2016.

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