La dolce ala della giovinezza con Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni. Sarà in scena fino al 2 aprile al Teatro Manzoni di Milano il dramma di Tennessee Williams nella sua versione teatrale che vede Elena Sofia Ricci nel ruolo di Alexandra del Lago e Gabriele Anagni in quello di Chance Wayne.
Sono entrambi personaggi sull’orlo dell’abisso che incrociano il loro destino e la loro sofferenza, ma in questa versione teatrale viene messa molto più in risalto la figura femminile; cioè quella di Alexandra del Lago sfruttando la particolare abilità che Tennessee Williams aveva di costruire personaggi femminili psicologicamente fragili, disturbati, al limite del delirio; e la protagonista ha in se tutte queste caratteristiche.
La dolce ala della giovinezza
Alexandra del Lago è infatti una star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata depressa e tossica; è in fuga sia dal passare del tempo che non accetta sia da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film che avrebbe dovuto riportarla nuovamente alla ribalta. Alexandra perciò cerca conforto e rimedio alla sua solitudine buttandosi tra le braccia di Chance; gigolò giovane e bello, attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine.
Chance ha accettato questo rapporto ambiguo e tumultuoso con Alexandra sperando che la relazione con l’attrice possa fruttargli una promettente carriera a Hollywood e giunge perfino a ricattare l’attrice minacciandola di svelare la sua dipendenza dall’alcol, dalla droga e dal sesso a pagamento. Alexandra, apparentemente, sembra innamorarsi veramente di Chance, ma lui la respinge. Però non si comprende bene quanto siano sinceri i sentimenti di questa donna nevrotica e priva ormai della fiducia nelle sue capacità artistiche in quanto non c’è una vera e propria linea di demarcazione tra realtà e finzione nel suo mondo. Esiste la fuga ed il rimpianto per una gioventù persa. E Chance è solo un rifugio dalla sua ennesima fuga e lui alla fine lo capisce. Lui capisce che Alexandra non lo aiuterà mai, lo ha solo manipolato, come del resto lui stesso ha fatto con lei. Difatti quando Alexandra scopre con sorpresa che la sua ultima interpretazione al cinema al contrario ha ottenuto ottime recensioni decide di ritornare a Hollywood e dire definitivamente addio a Chance. Le loro strade da quel momento si divideranno per sempre.
Nella sua prima versione teatrale “Sweet bird of youth”, titolo originale della pièce che ha debuttato a Broadway nel 1959, la trama si sviluppava intorno al personaggio di Chance che tornando insieme ad Alexandra nella sua città natale in Florida cerca di riprendersi il suo primo amore; quello che in gioventù aveva lasciato quando era in cerca di quel successo che la sua bellezza e la sua giovinezza sembravano promettergli. Chance ritorna dopo esperienze fallimentari come attore sia a Broadway sia ad Hollywood e dopo essersi reinventato come gigolo.
Al Martin Beck Theatre di Bradway nel 1959 il ruolo di Chance fu affidato ad un giovane Paul Newman, mentre Geraldine Page era Alexandra. Il dramma ricevette critiche contrastanti ma fu comunque candidato a tre “Tony Award” e rimase in cartellone per ben 375 repliche. Gli stessi attori protagonisti si ritrovarono con successo ad interpretare i ruoli già ricoperti a Broadway nella versione cinematografica del 1962.
Curiosità: nonostante lo scarto di età previsto dal soggetto, Paul Newman all’epoca era di appena due anni più giovane di Geraldine Page.
Elena Sofia Ricci, invece in età più matura, si è dichiarata ben contenta di poter finalmente interpretare Alexandra del Lago; un ruolo che sognava da tempo, cosi come recitare al Teatro Manzoni di Milano nel quale ci si trova per la prima volta. Pier Luigi Pizzi, regista dalla veneranda età e di grande esperienza ha dichiarato di aver accettato la regia di questo lavoro forte della presenza nel cast di Elena Sofia Ricci, attrice che gode della sua massima stima ed ammirazione ed essere assolutamente entusiasta di aver intrapreso questa avventura. Il dramma è complesso, non sempre facile, ma il cast è ben preparato per far giungere allo spettatore le giuste emozioni e trasportarlo nel mondo di questi due tormentati personaggi.
Articolo di: Ugo Negrini