Un dialogo con la città di Palermo attraverso un’intervista, lunga più di 30 anni, al primo cittadino storico, l’ormai ex sindaco Leoluca Orlando, simbolo della lotta alla mafia palermitana.
«Serve la verità, se è possibile. Perché da un giorno all’altro Orlando cade e c’è gente che farà di tutto per far dimenticare che razza di città voleva»: con queste parole Letizia Battaglia nel 1988 commissiona a Michele Perriera un libro che racconti il pensiero, la persona e i progetti per la città di Palermo del neo sindaco Leoluca Orlando, pubblicandolo quello stesso anno con la sua casa editrice La luna Edizioni. A distanza di più di trent’anni, una nuova intervista di Giorgio Vasta dà idealmente seguito a quella lunga notte dell’88 quando Perriera interrogò a lungo Orlando. Orlando. Il racconto di una città, di Michele Perriera e Giorgio Vasta, arriva in libreria per i tipi di Glifo Edizioni il 13 aprile, a un anno dalla scomparsa della stessa fotografa Letizia Battaglia.
Due interviste diverse ma legate a doppio filo dal racconto: di un incontro, di un uomo ma soprattutto di una città. Chi è Leoluca Orlando? Che città è Palermo? Com’è cambiata dagli anni Ottanta ad oggi? L’opera è un testo chiave per comprendere Palermo attraverso le parole del suo primo cittadino. I due intellettuali che intervistano il sindaco si allontanano dall’intervista giornalistica in favore di una più ampia dimensione letteraria. Michele Perriera incontra l’uomo che voleva finalmente riscattare la città dagli efferati delitti mafiosi e dalla scandalosa solitudine delle istituzioni. I problemi quotidiani del centro palermitano lasciano spazio alle visioni sul futuro, alle speranze di una rivoluzione che inizia dagli ultimi, dalle periferie. Anni dopo la penna inconfondibile di Giorgio Vasta parte dal personaggio di Orlando – ormai al termine del suo ultimo mandato – e riflette sul rapporto, anche letterario, che il sindaco ha con la città e sulla dimensione retorica che nel corso degli anni ha preso il suo linguaggio, facendo una sovrapposizione, anche identitaria, tra Orlando e la città stessa, protagonista insieme al sindaco di entrambi i racconti.
I due autori intervistano Orlando ma dialogano con Palermo, il capoluogo siculo che è cambiato radicalmente ma che nel contempo è rimasto lo stesso. Con una prefazione silenziosa di Letizia Battaglia, curata dall’Archivio Letizia Battaglia, il libro apre una dimensione tra sogno e realtà punteggiata da digressioni narrative, riflessioni, pensieri intimi e privati su un personaggio pubblico e il suo doppio: la città di Palermo.
AUTORI
Michele Perriera (Palermo, 1937-Cefalù, 2010)
Scrittore, drammaturgo, regista, critico letterario, giornalista, negli anni Sessanta è stato tra gli animatori del Gruppo 63. Nel 1971 ha fondato la scuola di teatro Teatès. Dal 1961 al 1992 ha lavorato per il giornale «L’Ora». Ha diretto la collana di teatro della casa editrice Sellerio, con la quale ha pubblicato saggi, romanzi e testi teatrali. Tra i suoi lavori ricordiamo: La spola infinita (1995), Con quelle idee da canguro (1997), Romanzo d’amore (2002).
Giorgio Vasta (Palermo, 1970)
Scrittore. Collabora con diverse testate giornalistiche nazionali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il tempo materiale (minimum fax, 2008), Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani (Humboldt Books e Quodlibet, 2016, con Ramak Fazel), Palermo. Un’autobiografia nella luce (Humboldt Books, 2022, con Ramak Fazel). Con Emma Dante ha scritto le sceneggiature dei film Via Castellana Bandiera (2013), Le sorelle Macaluso (2020).
DATI
Collana: Fuori registro | Pagine 256 | Prezzo 18,00 € | ISBN: 9788898741649