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Stefania Viti Matcha al veleno

In libreria Matcha al veleno il nuovo libro di Stefania Viti.

Stefania Viti è una giornalista laureata in lingua e letteratura giapponese che ha vissuto a Tokyo per circa dieci anni. Si occupa di Giappone contemporaneo e collabora con testate nazionali e internazionali oltre ad aver scritto libri quali “L’arte del sushi”, “Il libro del ramen”, “Il libro del sake e degli spiriti giapponesi”, “La cucina popolare e i matsuri del Giappone”, “Tè e dolci del Giappone”. Presente su tutti i socials, su TikTok tiene video di cultura generale sul Giappone molto colloquiali e, nello stesso tempo precisi e profondi. Questo suo stile diretto e senza orpelli ha caratterizzato la sua scrittura da saggista e piacevolmente la ritroviamo nel suo primo romanzo molto giapponese seppur ambientato a Milano: Matcha al veleno.

Grafica Divina

Stefania Viti Matcha al veleno

La trama è la seguente: Milano, fine febbraio. Nel cuore di Brera, il maestro Yamafuji Sowa inaugura la nuova sede della scuola del tè Tsubaki celebrando il koicha temae, l’esclusiva cerimonia durante la quale gli invitati degustano una miscela pregiatissima da un’unica tazza. Per l’occasione, sono state chiamate le personalità più in vista della comunità nipponica – cantanti liriche, attrici di teatro No- e altre esponenti del mondo della cultura – nonché alcune appassionate della Milano bene, tra le quali spicca Ludovica Cattaneo, mecenate e regina dei salotti cittadini. Ma, inaspettatamente, qualcosa va storto: dopo aver bevuto, la donna si accascia sui tatami in seguito a un malore.

A prima vista sembrerebbe trattarsi di un infarto, ma Nora Valli – intrepida giornalista di moda, amante del Giappone e rigorosa cultrice dello smalto rosso – intuisce subito che l’espressione della vittima tradisce una sofferenza di altra natura. Ma quale potrebbe essere, allora, la causa del decesso? E chi, tra i raffinati ospiti della cerimonia, potrebbe essersi macchiato di un simile delitto? Costantemente in bilico tra passioni opposte – rincorsa da Agata, la sua direttrice, e spronata da Gigi, il suo mentore e caporedattore della cronaca –, Nora decide di seguire l’istinto per sbrogliare la matassa di un caso apparentemente irrisolvibile, cercando al tempo stesso di mettere ordine nel suo cuore in tumulto: ad avere la meglio sarà il fascino sfuggente del collega Arturo, oppure il misterioso charme del commissario Malacarne?

Mescolando lo stile leggero, ironico e ricco di dettagli sulla moda di Sophie Kinsella con il tocco arguto e l’analisi psicologica dei personaggi di Agatha Christie questo giallo si segnala per l’originalità dei personaggi, per far penetrare il lettore (anche quello inesperto) nella mentalità, tradizioni e cultura del popolo giapponese in un continuo gioco di specchi dove ognuno potrebbe non essere quello che si presenta pubblicamente.Come il tè Matcha è inizialmente amarognolo e poi si stempera sul dolce così i sentimenti della protagonista a cui fanno da contraltare quelli del tormentato Malacarne, ma si potrebbe quasi dire che “Nessuno si salva da se stesso”. Sarà davvero così?Sullo sfondo Milano nella sua bellezza e i suoi aperitivi che diviene quasi un altro personaggio.

Ma attenzione perché l’assassino potrebbe colpire ancora e il tempo per risolvere la faccenda è davvero poco.Un giallo divertente, personaggi non banali e un finale davvero sorprendente.Chissà Nora Valli quali nuovi casi andrà in futuro a risolvere.

Articolo di: Luca Ramacciotti

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