La leggenda di Belle e la Bestia, sugli innamorati Principe e Principessa è gettato un maleficio che riporta indietro nel tempo. Il Musical», regista e autore Luca Cattaneo: «Raccontiamo la storia in un modo diverso ma coerente con l’originale»
La leggenda della Bella e la Bestia
Arriva da lontano l’idea di questa nuova edizione della popolare fiaba di Jeanne-Marie Leprince De Beaumont: l’autore e regista Luca Cattaneo ha cominciato a lavorare a «La leggenda di Belle e la Bestia – Il Musical» già nel 2019, conquistando per le coreografie la firma di Manuel Frattini, indimenticata star del teatro musicale italiano.
![La leggenda della Bella e la Bestia](https://i0.wp.com/dasapere.it/wp-content/uploads/2023/02/La-leggenda-della-Bella-e-la-Bestia.jpg?resize=640%2C485&ssl=1)
La storia Poi c’è stata la pandemia, Manuel purtroppo non c’è più, ma lo show con la storia della romantica Belle e della spaventosa Bestia ha continuato a svilupparsi, fino ad arrivare al debutto lo scorso dicembre a Mantova. «Nell’immaginario collettivo la Disney con il suo cartoon e la successiva proposta cinematografica rappresenta un po’ un’icona per questa fiaba — spiega Cattaneo —. Noi però abbiamo voluto raccontarla in modo diverso, dimostrando che è anche possibile avere una propria storia». Ecco quindi che sugli innamorati Principe e Principessa è gettato un maleficio che riporta indietro nel tempo, confondendo e oscurando ricordi e sentimenti e (ri)trasformando i protagonisti nella figlia di un ricco mercante e nel dispotico giovane nobile. «Alcune situazioni hanno familiarità con la storia che tutti conoscono — prosegue il regista che veste anche i panni del personaggio di Miguel —, ma ci sono anche aspetti inediti nel nostro racconto.
Lumière diventa Vittòn
Alcuni personaggi e caratteri risultano così un po’ modificati: per esempio il simpatico valletto Lumière del cartoon nel nostro racconto diventa Vittòn, fashion stylist ante litteram ma non troppo, visto che a corte nell’Ottocento gli stilisti di grido c’erano eccome! Ci sono dinamiche narrative differenti che conducono a effetti, ragionamenti e risultati “altri”». Con le coreografie del bravo Angelo Di Figlia e le scattanti scenografie di Fabrizio Cattaneo, lo spettacolo è affidato a un cast di una ventina fra performer e attori capitanati dalla Bestia di Enrico Galimberti (anche autore delle musiche) e dalla Belle della versatile Claudia Luzzi.
Ambientazione e il contesto storico ottocenteschi
«Per coerenza drammaturgica ho cercato di mantenere l’ambientazione e il contesto storico ottocenteschi: non ci sono contaminazioni con l’attualità — conclude Cattaneo —. In questo aiutano le musiche originali di Enrico Galimberti: 40 tracce orchestrali di gusto classico, che rendono lo show molto “musicale” e non sono mero accompagnamento strumentale, ma sono fondamentali per la narrazione. È uno spettacolo che si può apprezzare a vari livelli. Spesso, parlando di “family show”, si trasmette l’idea di uno spettacolo “bambinesco”. Non è il nostro caso, anzi ci sono ironie e battute che sono colte al meglio dal pubblico adulto. D’altra parte ci si emoziona a tutte le età e lo si può fare ridendo ma anche riflettendo».