Nel tuo nuovo album, “Retrofront”, analizzi in maniera ironica, ma talvolta anche critica, vari aspetti della vita di ufficio. Come pensi che sarebbe stato quest’album se Psiker non fosse stato l’alter ego di un Finance Manager?
Se non fosse un Finance Manager non credo nemmeno che sarei qui a parlarvi del mio nuovo album. Questo perché la mia attività da impiegato è il motivo grazie al quale riesco a finanziarmi questa mia grande passione, chiamata Musica. Con “Retrofront” ho voluto quindi parlare apertamente del mio lavoro, perché ho raggiunto la maturità giusta per poterlo fare. Si tende a nascondere la propria passione in certi ambienti lavorativi, perché si ha paura che questa possa limitare il tuo percorso e quindi la tua carriera professionale. Invece non è affatto così, ma dovevo arrivarci, mi serviva del tempo. Oggi quando faccio i colloqui, spesso mi rendo conto che nei curricula è scomparsa la sezione “passioni” e questo è davvero un peccato. Noi siamo le nostre passioni e non dobbiamo nasconderle.
7 producer per il 7° album in studio. Com’è avvenuto l’incontro con DANIELE FRANZESE, J’ADORE LADOOR, LOGOS, STARCHILD, MR.BOHEM e WHIZY?
Tutto è nato durante le vacanze estive del 2020, in Basilicata. Mi trovavo con Vega, rapper con il quale collaboro nel brano “Ctrl Alt Canc”. Lui, venti anni più giovane di me, mi ha fatto ascoltare molti brani della scena trap e urban. Queste canzoni, se non fossi stato costretto ad ascoltarle, probabilmente non le avrei mai conosciute perché appartengono all’underground e perché avevo un’opinione sbagliata di questo genere musicale. Sono rimasto folgorato da questi brai e così ho deciso di contattare i producer delle canzoni che preferivo. Insieme abbiamo dato una nuova vita ai demo che avevo scritto per l’album.
Se dovessi dedicare questo album a qualcuno, a chi lo dedicheresti?
L’album ha già una dedica. È dedicato a Vega, che mi ha dato la giusta folgorazione musicale, senza la quale questo disco non sarebbe stato lo stesso.
Venerdì 28 ottobre presenterai il tuo nuovo progetto al Pacta dei Teatri a Milano. Come ti stai preparando? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Lavoro a questo live da tre anni. Può sembrare una cosa folle, in effetti lo è, ma c’è una ragione. A marzo del 2020 avrei dovuto esibirmi in un teatro per celebrare i miei primi 40 anni e 20 anni di produzioni musicali. Purtroppo, per le ragioni che tutti sappiamo, il concerto ha subito ben 7 posticipi. Oltre ad essere il produttore esecutivo del concerto, mi sono occupato personalmente di tutti gli aspetti: scenografia, tracklist, scelta dei musicisti e dei guest, etc. etc. Non so esattamente cosa dobbiate aspettarvi, noi speriamo di farvi divertire e di divertirci e, chissà, magari anche emozionarvi.
Oggi suoni in un’atmosfera familiare che stringe in un unico abbraccio il pubblico e chi si esibisce. Dove sogni di esibirti un domani?
Il mio sogno nel cassetto è quello di essere in mezzo ad un vasto pubblico che canta le mie canzoni. Non so se questo succederà mai, ma non so nemmeno se sarei in gradi di reggere l’emozione. Diciamo che certe scelte artistiche che io faccio, sono in contrasto con il mio sogno. Prendo quello che la musica mi dà, senza dare mai niente per scontato.
Cosa succederà a Psiker dopo il 28 ottobre? E a Massimo?
Psiker viaggerà alla ricerca di nuove ispirazioni per nuova musica.
Massimo continuerà a ricevere le sue 180 email al giorno.