Ferrante Anguissola d’Altoè (nome d’arte Detto Ferrante Anguissola) nasce a Cremona da una storica famiglia di origine piacentina, che annovera tra i suoi antenati anche la pittrice cinquecentesca Sofonisba Anguissola celebre come prima pittrice al mondo.
Il nonno materno e la madre gli trasmettono l’amore per la musica sin da subito.
Scrive il primo brano “I Fiumi di Lombardia” all’età di 17 anni, al quale segue “I Pioppi”, un omaggio a quegli alberi molto cari al cantautore, entrambi contenuti per la prima volta nel suo nuovo album “E La Voce Va”, regalo che si è fatto per i suoi novant’anni.
Ferrante Anguissola d’Altoè
Il suo ultimo singolo “Mar Mediterraneo” è un brano che parla del mare che circonda la nostra penisola, delle sensazioni che si provano a navigarlo sospinti dai venti, dai profumi, dai luoghi di culti, da città storiche che si incontrano lungo il viaggio.
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L’intervista
Com’è nato l’amore per il mare?
L’amore per il mare.
È facile amare il mare quando lo vedi la prima volta in una giornata di sole. Ti abbaglia, ti esalta, ti intimorisce, ti stupisce il mare e tutto questo incomincia pian piano a diventare parte della tua vita.
Quando però incominci ad affrontare il mare navigando, sei su una barca a vela e ti confronti col lui tenendo la barra del timone ben salda nella tua mano e l’occhio sulla prua della tua barca e sulla randa e sul fiocco e sulle onde, allora, in quel momento lì incominci davvero ad amare il mare. Così ho frequentato i corsi della famosa Scuola di Vela di Caprera e sono diventato Istruttore.
Credo che il mio amore per il mare è nato davvero quando ho cessato di ammirarlo e iniziato a cavalcarlo… Insomma il mio primo dinghy 12’, poi il finn, poi la yole OK, poi le regate sul mare o sui laghi (indimenticabili sul Lago di Garda), poi con un Caipirinha e infine con un Impala 35 sempre più lontano dalla riva e sempre più pronto…
La musica l’ha accompagnato per tutta la sua vita?
Si la musica c’era tutta nella famiglia, nella nostra casa in Cascina nel Cremonese e dai nonni nel Piacentino.
Il pianoforte e il maestro di musica che arrivava in bicicletta e insisteva con gli esercizi e i noiosissimi solfeggi… Poi a Firenze il maestro cambia, insegnava al Conservatorio Cherubini e diceva che suonavo molto bene, come uno studente del quinto anno diceva, poi la fisarmonica e infine la chitarra che è lo strumento principe per accompagnare il canto.
E così, dodicenne, durante la vacanze estive in campagna accompagnavo i ragazzi più vecchi di me a fare la serenata alle ragazze delle cascine vicine mentre la luna osservava tra i pioppi…
Lo studio, il lavoro e gli impegni, la mia famiglia, i cambi di casa… La musica è restata sempre in sottofondo, sempre mantenendo la voglia di suonare e cantare in innumerevoli serate che mi ha accompagnato negli anni fino ad arrivare alla pensione. Finalmente il tempo libero…
Eccomi detto Ferrante Anguissola finalmente Cantautore!
Come mai ha deciso di farsi questo regalo?
È una curiosa domanda che ti giro a mia volta: secondo te quanto volte capita di arrivare a 90 anni e inoltre nel giorno del tuo compleanno pubblicare anche il tuo ultimo Album? Ecco perché mi sono fatto il regalo!
E poi ti faccio un’altra domanda… Secondo te a quanti Cantautori può accadere di essere intervistati e registrati con certi microfoni da loro stessi forniti all’intervistatore o alla sua ditta per fare la registrazione?
Forse nessuno.
Per me invece è quasi normale.
Infatti con la mia Exhibo, azienda che ho realizzato con alcuni amici e nella quale ho operato con grande impegno come responsabile dal 1958 al 2012 (per 54 anni) ho fornito con successo i microfoni Sennheiser e Neumann, che Exhibo rappresenta tuttora per l’Italia, a tutte le Radio, le TV ufficiali e private in Italia e altro.
Sono tanti.
Infatti molte volte ho cantato o sono stati intervistato con quei miei microfoni!
Quindi, ora è il momento di far sentire anche la mia voce!
Ecco perché il regalo.
Ha in mente altri progetti?
Per anni, durante i miei viaggi e nelle pause tra incontri di lavoro, ho raccolto pensieri, riflessioni talvolta in rima come abbozzi di canzoni.
Sì mi sto convincendo che potrei pubblicarli e forse lo farò.
Durante la sua vita ha viaggiato molto, qual è il viaggio che più gli è rimasto impresso?
Exhibo mi ha dato l’opportunità di visitare davvero buona parte dei paesi del mondo alla ricerca di prodotti interessanti per l’Italia, ma anche di vedere, ascoltare, riflettere su tutto quello che vedevo e sentivo. La conoscenza di varie lingue estere mi ha certamente molto aiutato.
Tra i tanti momenti rimasti impressi ecco due legati al mondo della musica.
Mi ha colpito molto scoprire in California, che ho frequentato tanto, alcuni ragazzi mentre stavano registrando i loro amici mentre cantavano sul palco. Alla mia domanda curiosa rispondevano tutti allo stesso modo: forse potremo pubblicare…
Le registrazioni dal vivo mi hanno sempre entusiasmato per il colore e le emozioni che spesso regalano a chi ascolta (anche se con qualche colpo di tosse), ma non tutti le apprezzano davvero.
Anche a Praga mi ha molto colpito quel gran numero di musicisti di strada che nonostante il caldo, il freddo, la pioggia o il maltempo continuano imperterriti a suonare i loro strumenti. Da noi, in Italia, ho l’impressione che non ci siano tanti musicisti di strada.
Pensa un po’ quanto sarebbe ancora più emozionante vedere le nostre bellezze al suono di piacevoli strumenti musicali!