“Le stanze della mente” (Alta Sierra srl/Artist First) è il nuovo singolo della cantautrice Anna Turrei, disponibile su tutti i digital stores e piattaforme streaming dal 25 marzo. Un pezzo autobiografico in cui chiunque può immedesimarsi, basta chiudere gli occhi e aprire tutte quelle porte chiuse da chissà quanto tempo
Ciao Anna Turrei, bentrovata. Leggendo la tua biografia credo che si possa constatare che hai un bellissimo percorso musicale, ricco di grande energia e passione. Come nasce questo tuo amore per la musica?
Penso che un po’ lo devo ai miei genitori e un po’ sia innato. È da sempre la mia migliore amica, il mio rifugio, il porto sicuro.
“Le stanze della mente” è il tuo nuovo singolo. Cosa rappresentano per te i ricordi?
I ricordi sono fondamentalmente delle immagini che rimangono nella nostra mente che rappresentano dei ponti che ci collegano col passato. Mi ritengo fortunata perché se guardo nel mio “cassetto” ho molti più ricordi belli che brutti.
Scrittura e ispirazione. Dove la trovi solitamente?
Ovunque, ho le note del telefono pieno di frasi, quaderni e agende con pagine piene di canzoni, testi e scarabocchi. Sono un’attenta osservatrice, cerco l’ispirazione in qualsiasi cosa! Tra le mie ultime canzoni una s’intitola “Frullato di fragole” proprio perché era pomeriggio e mi stavo facendo un frullato.
Inquietudine: cos’è per te questa parola?
Bella domanda, io a volte vengo sopraffatta dall’inquietudine, sono una che non riesce a stare con le mani in mano, quindi quando vedo che le cose vanno a rilento divento inquieta. Penso che essere inquieti abbia due lati, uno negativo perché appunto è una sensazione di ansia, come se non si trovasse mai la pace, ma ha anche un aspetto positivo, perché ti sprona sempre ad essere attivo, a non adagiarsi mai. Sebbene delle volte mi piacerebbe poter rallentare, mi sembra sempre di correre verso i miei obiettivi, a volte dovrei godermi di più la vita, l’attimo. Per fortuna essendone consapevole, ci sto lavorando!
Come artista, ma anche come persona, hai delle “icone” a cui ti ispiri, non necessariamente del mondo della musica?
Sì, ne ho diverse, nella musica direi sicuramente Beyoncé e Lady Gaga, la prima per essere un’attivista e femminista e naturalmente per la sua bravura, l’altra perché nonostante le difficoltà che ha avuto all’inizio non si è mai arresa, ha sempre avuto ben chiaro il valore che avesse e ha dato tutta se stessa per arrivare dov’è oggi. Al di fuori della musica direi l’attrice Meryl Streep, anche lei per la sua sfrontatezza e coraggio, dopo essere stata rifiutata come protagonista e definita “brutta” dal produttore De Laurentiis per il film di King Kong, non si è data per vinta ma negli anni ha dimostrato quanto aveva da dare al mondo del cinema.
Stai già lavorando a un nuovo singolo?
A diversi, come vi dicevo non riesco a stare ferma, quindi non ho mai smesso di scrivere. Col mio manager Carlo Rizioli abbiamo già selezionato quelli che saranno i prossimi singoli, a breve tornerò in studio per registrarli. Non vedo l’ora di farveli ascoltare!
