È in arrivo per la prima volta in Italia l’opera visionaria di Roberto Burgos Cantor, figura fondamentale della generazione che ha raccolto e superato l’eredità letteraria del Boom latinoamericano: Lo amador, opera inaugurale dello scrittore colombiano, uscirà il prossimo 4 maggio per Le Commari Edizioni. Il libro è accompagnato da una prefazione della poeta e traduttrice uruguayana Martha L. Canfield
In libreria “Lo Amador” di Roberto Burgos Cantor
Lo amador è un quartiere popolare di Cartagena de Indias, attraversato da esperienze plurali di marginalità e resistenza. Cantanti avventati e operai sindacalisti, cartomanti, reginette e prostitute incrociano le loro storie nei sette racconti qui raccolti, che insieme compongono un unico quadro corale.
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La sensibilità politica dell’autore si esprime nell’attenzione ai settori subalterni della sua terra di origine, rappresentati attraverso il microcosmo di un quartiere popolare degli anni Sessanta. Costruisce qui, infatti, una narrazione a più voci, in cui il parlato caraibico e l’immaginario che lo accompagna si mescolano a numerosi riferimenti al cinema – da Guillo Pontecorvo a Luchino Visconti – e alla musica – come quella di Benny Moré o di Pedro Infante – dando vita a una rappresentazione capace di intrecciare una molteplicità di esperienze e immaginari.
I neologismi, la creatività sintattica, i dialettismi, l’abbattimento dei confini tra scritto e parlato, la ragione sociale e la sua espressione nella libertà linguistica, inseriscono fermamente Cantor nella tradizione latinoamericana e, allo stesso tempo, ne segnano il superamento. D’altronde, lo scrittore era legato ad autori come Gabriel García Márquez e Álvaro Mutis da un rapporto di profonda amicizia e reciproca stima: dalla generazione del Boom eredita la spinta alla nominazione come gesto creativo e ricreativo. La sperimentazione linguistica e la moltiplicazione dei punti di vista diventano una vera e propria strategia di emancipazione dall’ordine narrativo e sociale imposto.
La sua opera completa forma una costellazione – diciassette libri tra romanzi e raccolte di racconti – in cui l’immaginazione svolge un ruolo chiave, sovversivo, portando giustizia e libertà in un mondo altrimenti segnato dalla fatalità, smuovendo le coscienze e rivelando vite invisibili. Allo stesso tempo opera d’invenzione e di denuncia, Lo amador è capace anche di leggerezza, nel rivolgere uno sguardo tenero e un orecchio attento a tutte quelle voci che restano inascoltate.
L’AUTORE
Roberto Burgos Cantor (Cartegena de Indias 1948 – Bogotá 2018) è stato, insieme a Gabriel García Márquez e ÁlvaroMutis, uno dei più grandi autori della letteratura colombiana e latinoamericana del ventesimo secolo. Giornalista e scrittore, direttore di scrittura Creativa dell’Università Centrale di Bogotà, interprete fedele della tradizione colombiana, autore di racconti su giornali e periodici, nel 1981 pubblicò Lo Amador, il suo primo libro. Seguirono poi numerose altre opere tradotte in diverse lingue. Ha ottenuto diversi riconoscimenti prestigiosi, tra i quali il premio Nazionale per la Letteratura (Colombia), il premio di Narrativa José Maria Arguedas – Casa de Las Americas all’Avana (Cuba), il premio Jorge Gaiún Duran dell’Istituto di Belle Arti della città di Cúcuta, è stato finalista al premio Romulo Gallegos.