Valerio Braschi, giovanissimo (è nato il 5 ottobre 1997 sotto il segno della Bilancia) e bravissimo (è stato proclamato miglior giovane chef dell’anno) cuoco di Sant’Arcangelo di Romagna. Valerio Braschi, vincitore dell’ottava edizione di “Master Chef”, è un cuoco innovativo, creativo e rivoluzionario (i suoi piatti prevedono accostamenti sinora impensabili)!
Valerio Braschi, da piccolino mangiavi i cappelletti in brodo, le tagliatelle al ragù e il cotechino in galera?
No, Marinella: i miei mangiavano, e io con loro, tanta carne accompagnata da tante verdure di ogni tipo. A quattro anni soffrivo di anemia perciò ho dovuto mangiare tanta carne di cavallo.
Entravi in cucina per aiutare mamma?
No, entravo in cucina solo per guardare mio fratello che essendo maggiore (è del 1993) cominciava a cucinare qualcosa!
E tu quando hai cominciato?
Un po’ più grandicello: mi piaceva spadellare a lungo le verdure ma in realtà non le spadellavo: le bruciavo!
Dopo le medie sei andato all’Istituto alberghiero?
No, ho fatto il liceo scientifico. L’istituto alberghiero l’ho fatto in seguito da privatista essendo fuori corso!
Quando vai al ristorante che cosa ordini coniglio?
Sia piatti a base di carne di vitello sia piatti di pesce crudo, non solo il sushi giapponese ma pesce e crostacei con ricette di ogni paese.
Nel tuo ristorante che cosa proponi?
Prescinseua
Tu hai creato una lasagna molto ma molto speciale: parlamene!
Sì, è la lasagna nel tubetto di dentifricio un piatto tradizionalissimo e antico tuffato però nel futuro! Semplicissimo e velocissimo da farsi non fa rimpiangere la lasagna domenicale della nonna!
Hai un sogno nel cassetto?
Sì, quello di veder, un giorno, entrare nel mio ristorante l’intera squadra della Juve: sono un super tifoso juventino!
Intervista di Marinella Chiorino
Da conoscere il giovane Chef Valerio Braschi vincitore dell’ottava edizione di “Master Chef” e miglior chef dell’anno!